A Milano ha aperto i battenti un nuovo locale; l’insegna al neon con la scritta “RaB” invita a una lettura a specchio, ma, spiega Valentina Chirolli Lubelli, responsabile del progetto BarAcca, cui fa capo l’iniziativa, “ha questo nome perché non vuole essere propriamente un bar: abbiamo voluto creare un ambiente in cui chiunque si senta a casa e possa fare ciò che gli piace, dando ampio spazio al relax e alla cultura”.
Il progetto, nasce cinque anni fa dall’associazione di volontariato “Handicap… su la testa!”, che si occupa di ragazzi con disabilità mentali, cercando di favorirne l’integrazione. Alcuni dei suoi volontari decidono di dare il via a un’attività in proprio, realizzando una dimensione di lavoro appagante per tutti, in cui la relazione sia al primo posto.
La cooperativa BarAcca è nata due anni fa (sua presidente è Valentina, vice presidente Silvia Gargantini) e da poco ha aperto il locale. Al suoi interno lavorano due ragazzi disabili: Fabrizio e Andrea. Tutti hanno imparato a realizzare alcune bevande miscelate, di snack e a lavorare alla macchina espresso, una evo2 nera collegata al macinacaffè dc two: “Dalla Corte ci permette di lavorare senza problemi e questo per noi è molto vantaggioso”- spiega Valentina.
Questo grazie al Sistema che tramite un cavo fa dialogare le due apparecchiature, verifica la correttezza dell’estrazione ed effettua i necessari correttivi sulla macinatura e sulla dose automaticamente, assicurando espressi sempre perfetti. Ogni mese il locale ospita un aperitivo a tema legato a eventi culturali di diverso tipo, come spettacoli musicali, teatrali e cinematografici.
Una libreria multilingue e una serie di giochi da tavolo sono sempre a disposizione dei clienti. “La risposta all’apertura è stata molto positiva – riprende Valentina -; lavoriamo bene insieme, e ci siamo resi conto di riuscire a raggiungere obiettivi importanti, soprattutto a livello umano, sviluppando le potenzialità dei nostri ragazzi. La lentezza dei ritmi favorisce la relazione, che è ciò su cui puntiamo maggiormente”.
Dunque, sviluppare le potenzialità delle persone con disabilità per abbattere le barriere sociali al RaB è possibile: provare per credere.
+ info: spaziorab.it
www.dallacorte.com
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RaB, this is not a bar
RaB is not just a bar, as its name read in reverse suggests, but a literary café. However, it is also a multifunctional, non-conventional, social service oriented space. Have you ever been in such a coffee shop?
“We wanted to create a space where people can feel at home and do what they like most, giving importance to relax and culture”, says Valentina Chirolli Lubelli, manager of the BarAcca Project, to which the initiative refers.
Some volunteers of the association “Handicap su la testa!” started an integrated work programme that sees normal and disabled people working together. If you love cabaret, jazz, reading, or just spending time with friends, or look for a special place where to relax, study or work, you can stop right here, at the RaB, close to the Navigli in Milan.
Moreover, each month, you can attend themed Happy Hours together with different cultural events, such as music, theatre and cinema shows.
Fabrizio and Andrea, two disabled guys, work there and are very satisfied. “Dalla Corte machines allow the guys to work comfortably thanks to their incredible ease of use. With these machines, making coffee is a child’s play!” explains Valentina.
At RaB, it is possible to develop the potential of disabled people and contribute to breaking down social barriers.
Pop in and see with your eyes!
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