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È toscano il Bitter più premiato al mondo. Bitter Amaranto, realizzato a Livorno dal liquorificio “Il Re dei Re”, ha recentemente ricevuto la sua tredicesima medaglia d’oro scrivendo un’altra bella pagina di storia per quanto riguarda il beverage nostrano.
Un record mondiale, quello di Fabio Elettrico e suo figlio Piercristian, che in poche settimane hanno ottenuto ben sette riconoscimenti internazionali fra Germania e Inghilterra, consacrando così sul tetto della liquoristica uno dei loro più iconici prodotti.
Prima è arrivata infatti l’assegnazione della “Grande Medaglia d’oro” all’International Trophy di Francoforte, che ha visto premiare nello stesso modo anche il liquore Mandarinara, oltre a due medaglie d’oro per ElektroGin e Amarangela (tutti e tre della stessa maison livornese), e successivamente è stata la volta dei due prestigiosi concorsi di Londra. Nella International Wine & Spirits Competition sono arrivati un oro per Bitter Amaranto e un argento per Amarangela, mentre ai World Liqueor Awards (il concorso più ambito a livello planetario) è giunta la medaglia d’oro numero 13. Qualcosa che non era mai successo prima.
“Siamo orgogliosi che questi nuovi riconoscimenti ci abbiano consentito di raggiungere un record mondiale sia perché così facendo abbiamo inciso i nostri nomi e quelli della nostra città nella storia della liquoristica, sia perché questi premi testimoniano la qualità del nostro lavoro e dei nostri prodotti stimolandoci a continuare su questo percorso di eccellenza”, spiegano Fabio e Piercristian Elettrico continuando a promuovere con orgoglio in giro per il Paese l’Italia, la Toscana e soprattutto la città di Livorno (l’amaranto ne è, non a caso, il colore per eccellenza).
Ma non è certo finita qui, perché già all’orizzonte il liquorificio “Il Re dei Re” pregusta nuovi successi per l’ultimo arrivato del suo catalogo di prodotti: Amarea, pensato e creato direttamente con acqua di mare. Più livornese di così?
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