Il Comune di Conegliano (TV), guidato dal sindaco Floriano Zambon (a sinistra nella foto), è il primo in Italia a firmare il protocollo d’intesa con Confida (Associazione Nazionale che riunisce le imprese che operano nella Distribuzione Automatica), rappresentata dal delegato territoriale del Veneto, Roberto Sala (a destra nella foto), e Adiconsum Veneto, nella persona del responsabile Valter Rigobon ( al centro nella foto), per contribuire alla realizzazione di progetti in tema di sostenibilità.
La firma del Protocollo d’Intesa, che rappresenta uno dei primi esempi di realizzazione del “Milan Urban Food Policy Pact”, redatto in occasione dell’Expo a Milano, è avvenuta nel corso dei lavori del Convegno di giovedì 25 febbraio, tenutosi nell’Aula Magna del Convento di San Francesco, dedicato all’Eco-Vending. Il Convegno ha affrontato un tema che sta diventando sempre più caro alla popolazione italiana: la sostenibilità. Come rilevato dalla ricerca Nielsen presentata ad Expo, oltre il 52% dei consumatori si dichiara disposto a pagare di più un prodotto o brand che tengano conto dell’aspetto ecologico (la percentuale sale ad oltre il 70% nella fascia di età più giovane, tra i 21 e i 34 anni). Tutte le aziende impegnate in tal senso registrano un aumento di fatturato di almeno il 4% annuo, a fronte di un più 1% delle altre. Il Convegno ha messo in luce gli ambiti di applicazione in tema di sostenibilità in cui si stanno impegnando alcune imprese della distribuzione automatica: informazione al consumatore, educazione alimentare, tecnologie per la sostenibilità alimentare e ambientale.
Dopo l’indirizzo di saluto di Roberto Sala, ha preso la parola il sindaco di Conegliano, Floriano Zambon, il quale ha sottolineato quanto sia importante sottoscrivere impegni di questo genere con associazioni di categoria e associazioni dei consumatori, al fine di giungere ad una maggiore sostenibilità ambientale, strada che del resto il Comune di Conegliano “ha perseguito fin dall’inizio, essendo uno dei primi Comuni ad attuare la raccolta differenziata, oggi giunta all’80% del totale dei rifiuti.” Ha fatto seguito l’illustrazione del progetto Vending Sostenibile di Confida a cura del Presidente Piero Angelo Lazzari, il quale ha testimoniato l’impegno dell’intera filiera sui temi della sostenibilità economica e ambientale, e ha sottolineato l’esigenza di prevedere forme incentivanti, ad esempio riduzione del contributo locale, a fronte dell’impegno delle imprese. Renato Calì, della Segreteria nazionale di Adiconsum, ha posto l’accento sulle sinergie tra gli attori istituzionali, economici e sociali come elemento necessario per dare efficacia alle azioni intraprese in una comune consapevolezza che comportamenti più “ecologici” ed etici portino vantaggi generali.
Sono stati quindi presentati alcuni casi aziendali con le testimonianze del Presidente di ECOR NaturaSì, Fabio Brescacin il quale ha dichiarato “Oggi tutti capiscono la parola “sostenibilità” ed è una conquista se pensiamo a quanto è cresciuto l’interesse delle persone e aumentata la loro consapevolezza verso temi di questo tipo”; Flavia De Rossi della Tritech, azienda che produce compattatori e trituratori da affiancare ai distributori automatici; Roberta Bonomi ed Alice Minetto di Serim, che hanno presentato un progetto rivolto ai ragazzi alle loro famiglie per un consumo consapevole; Angelo Zinzi per Acqua Minerale San Benedetto, che ha prodotto una bottiglietta “eco” in PET con un minor impatto ambientale, in termini di produzione di CO2; Fabrizio Cattelan di CDA di Cattelan e altri protagonisti del mondo della Distribuzione Automatica che ha testimoniato il valore di un’azienda che fa della sostenibilità le linee guida della propria strategia.
“Grazie a questo accordo con il Comune di Conegliano – ha affermato Roberto Sala, delegato di Confida per il Veneto e a suo volta gestore nella Distribuzione Automatica – abbiamo condiviso le linee guida per una collaborazione che, accanto agli obiettivi di fare sistema a livello locale sulla sostenibilità nel settore della distribuzione automatica, potrebbe comprendere anche azioni volte a limitare lo spreco alimentare oltre a creare sempre più isole di “break consapevole”, in aree di grande frequenza come ospedali, scuole, etc.”
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