Pinterest LinkedIn

© Riproduzione riservata

Un puntino minuscolo, che diventa enorme quando si batte per l’ambiente. La distilleria di Rhum J.M., un fazzoletto della già piccolissima Martinica (protettorato francese di 1100kmq nell’Oceano Atlantico), ha presentato a Torino il progetto EDDEN, volto all’ impegno per lo sviluppo sostenibile dei propri ecosistemi e della natura.

Bevitalia 2023-24 Bevande Analcoliche Beverfood.com acquista ora o scarica gratis il pdf
Bevitalia 2023-24 Bevande Analcoliche Beverfood.com acquista ora o scarica gratis il pdf

Distribuito in Italia da Sagna spa, Rhum J.M. aveva avviato EDDEN già dieci anni fa, con un piano di investimenti guidato dalla famiglia proprietaria, gli Hayot, a capo della distilleria che ha più di due secoli di storia. Annoverata tra le migliori del mondo, produce rhum agricole, da puro succo di canna da zucchero, impegnandosi per la massima qualità e contribuendo al benessere della comunità: la distilleria giova infatti di un un’economia circolare, con gli scarti della canna da zucchero che vanno ad alimentare la caldaia eco-efficiente, generando elettricità per l’isola.

EDDEN è stato presentato nel corso del Torino Cocktail Festival, in concomitanza con il festival Eurovision, sulla terrazza di Green Pea, virtuoso esempio di progettualità sostenibile ideato da Oscar Farinetti, con Luca Picchi a curare una selezione di drink. È in realtà una visione di lavoro e propria, che si estende alla totalità del lavoro in distilleria e si dipana in alcuni punti chiave. Da primo, l’approccio globale alla conservazione, che si traduce nella tutela delle tradizioni e nella costanza della qualità in bottiglia. Poi la protezione della Terra, perseguita con coltivazioni naturali. Il 25% degli investimenti agricoli di J.M. è inoltre dedicato alla ricerca di una produzione più sostenibile (l’80% degli appezzamenti è certificato HVE 3, Haute valeur environnementale).

Poi l’aspetto di pura sostenibilità, energetica e umana: già detto dell’economia circolare, riduce al minimo l’impatto ambientale e prevede il 100% dei co-prodotti riciclati, J.M. coinvolge gli uomini e le donne che ne fanno parte, attivamente. Tutti e trentacinque i dipendenti hanno goduto di un totale di 791 ore di formazione nel 2021, per acquisire i dettami necessari al raggiungimento dell’eccellenza.

Pazienza e passione, gli ingredienti di una filosofia che mette il terreno al primo posto, mai stressato e anzi nutrito con varietà di canna da zucchero, banana, leguminose, nel rispetto della stagionalità e con sistema a maggese. È così che si tiene e si alimenta un suolo di qualità indiscutibile, alle pendici della Montagna Pelée, forte di un lavoro che predilige il riutilizzo e la valorizzazione di tutta la materia prima: la stragrande maggioranza della fertilizzazione è naturale e avviene con la bagassa, lo scarto della canna da zucchero già lavorata, e il 25% degli investimenti agricoli è dedicato alla ricerca, per poter attuare un’agricoltura di precisione.

Rhum J.M. è inoltre partner di un progetto PeYivert, che mira ad accrescere la biodiversità locale attraverso la piantagione massiccia di alberi nell’isola della Martinica. E ha sottoscritto un Patto mondiale delle Nazioni Unite, che offre a suoi membri un quadro di impegno volontario e incoraggia le aziende di tutto il mondo ad adottare politiche sostenibili sulla base di dieci principi da rispettare in materia dei diritti umani, del diritto al lavoro, della sostenibilità ambientale e della lotta alla corruzione.

© Riproduzione riservata

Tu cosa ne pensi? Scrivi un commento (0)

Resta sempre aggiornato! Iscriviti alla Newsletter

Scrivi un commento

nove + 2 =

Per continuare disattiva l'AD Block

La pubblicità è fondamentale per il nostro sostentamento e ci permette di mantenere gratuiti i contenuti del nostro sito.
Se hai disattivato l'AD Block e vedi ancora questo messaggio ricarica la pagina