Chiamatelo effetto Pescaria. Per i pochi che non lo sapessero, Pescaria ha stravolto il concetto di mangiare il pesce, con un modo tutto nuovo di gustarlo crudo e fritto in panini gourmet, ma non solo. Quello che sta succedendo in via Solari 12 a Milano dall’apertura del secondo locale in città è una nuova pagina dell’avventura di una case history di successo del food. L’apertura datata il 21 giugno voleva essere un test per farsi trovare pronti a settembre. Ma da quel giorno è stato un incessante via vai di persone desiderose di assaggiare i panini di pesce che hanno reso celebre Pescaria, con un boom di presenze anche in agosto, periodo notoriamente tranquillo a Milano.
Siamo stati anche noi e abbiamo incontrato uno degli artefici del successo di Pescaria. Bartolo l’Abbate, l’anima di Pescaria perché di fatto è quello che ci mette la materia prima, il pesce freschissimo proveniente dalla pescheria di famiglia Lo Scoglio, direttamente da Polignano a Mare in Puglia. “C’era molto attesa per questa seconda apertura milanese, devo ammettere che siamo davvero soddisfatti per la risposta del pubblico. Abbiamo deciso di aprire nel periodo estivo per cercare di rodare al meglio i meccanismi in un locale che di fatto ospiterà oltre alla proposta dei panini classica, anche la possibilità di assaggiare dei primi e secondi piatti sempre a base di pesce, la cacio e pepe di pesce è già un piatto cult”. Un opening milanese che segue quello di via Bonnet, in una zona, Via Solari, che è stata molto cercata e voluta. “Inizialmente eravamo interessati ad aprire sui Navigli, ma ritengo che questa sia una zona ancor più strategica, con la possibilità di sfruttare il bacino di via Tortona e di via Savona che sono sempre in movimento tra design e fashion, senza dimenticare il fuori salone del mobile e il museo Mudec che ha portato grande interesse anche dal punto di vista ristorativo”.
Bartolo l’Abbate è uno dei tre alfieri di Pescaria, insieme a Domingo Iudice, la mente che ha sempre seguito la parte comunicazione con la società di comunicazione Brainpull creando un vero e proprio fenomeno social, e a Lucio Mele, il braccio che è stato l’ideatore delle ricette dei panini ormai celebri. “Gli ingredienti del successo sono la nostra complementarietà, quando siamo partiti a Polignano a Mare nel 2015 con il primo locale il nostro obiettivo era quello di replicare la festa del mare che organizzavamo in zona, potendola ripetere tutti i giorni dell’anno per offrire la possibilità di assaggiare il pesce fresco in una nuova modalità di consumo. L’apertura successiva è stata Milano, sono stati dei ragazzi a darci lo spunto dopo aver assaggiato il nostro panino hanno detto che avrebbe potuto funzionare alla grande qui e allora ci abbiamo creduto vincendo la scommessa”. Tante le soddisfazioni in questi primi tre anni di attività, ma anche tanto lavoro. “L’aspetto del personale è uno tra i più delicati in quanto non tutti sono in grado di reggere i nostri ritmi, ma la soddisfazione di vedere gente che macina chilometri per venire a trovarci e provare non ha prezzo. A Milano abbiamo iniziato anche a effettuare consegne a domicilio grazie al nostro partner Glovo”.
Non si contano le imitazioni, segnale di un successo in continua crescita a giudicare anche dall’interesse dell’apertura a Milano in via Solari al civico 12. “Quotidianamente ci arrivano segnalazione di imitazioni, quando sei molto copiato significa che hai creato un format vincente, le imitazioni servono a far capire ai nostri clienti che Pescaria è solo uno, c’è addirittura chi ha copiato tutto il menù ma senza avvicinarsi alla nostra qualità che è frutto di ricerca e innovazione costante”.
Non mancano le idee per il futuro, dalle prossime aperture che potrebbero vedere Roma, Pescara, Bologna, Firenze e altre città nel mirino, oltre che uno sbarco all’estero. “Concentriamoci a fare bene nei locali che stiamo gestendo attualmente, stiamo lavorando per dotarci di un laboratorio di lavorazione del pesce che ci consentirà un trasporto e una consegna mantenendo la catena del fresco ma con possibilità di mantenerlo più giorni. Io sono un amante del mare che ci regala dei prodotti ittici fantastici. Una volta completato questo step potremmo essere pronti anche a fare dei ragionamenti su altri ambiti per la diffusione di Pescaria nel mondo”. Una proposta che non manca di dare visibilità anche a molte aziende pugliesi di vino. “A me piace mangiare e bere bene, cosa c’è di meglio di un buon vino della nostra terra per accompagnare i nostri piatti a base di pesce? La Puglia sta crescendo molto anche nel comparto dei vini, rosati e bollicine sono tra quelli più richiesti nei nostri locali dove abbiamo circa una trentina tra le cantine migliori della Puglia”.