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Arriva dalla Grecia la nuova Marketing&Commercial Excellence Director in Coca-Cola HBC Italia, Effie Kontopoulou. Una carica assunta ufficialmente lo scorso 1° febbraio, dopo un’esperienza ventennale all’interno del celebre colosso del mondo beverage.

Professionista stimata e apprezzata a livello nazionale quanto internazionale, con un curriculum ricco di esperienze lavorative accumulate nel consumer marketing in diversi Paesi ancora prima del suo ingresso in Coca Cola ben 21 anni fa, Effie Kontopoulou ha maturato progressivamente una conoscenza strategica del settore, oltre ovviamente a una grande passione. Proprio come ci ha raccontato lei stessa per l’appuntamento odierno di Beverfood in Rosa.

– Com’è iniziata la sua avventura nel mondo del beverage?
“La mia carriera nel mondo del beverage è iniziata 21 anni fa, quando sono entrata in Coca-Cola. Precedentemente, avevo maturato già esperienze lavorative nel commerciale B2B e nel brand management di diverse aziende specializzate in beni di largo consumo. Ho deciso di entrare in Coca-Cola spinta dalla mia volontà e curiosità di conoscere cose nuove e di esplorare opportunità e dinamiche di un settore che non conoscevo. È stato un percorso entusiasmante, nel quale ho avuto la possibilità di ricoprire molti ruoli e posizioni, dal brand management all’Integrated Marketing Communication al Category Management, in Paesi molto diversi tra loro che mi hanno permesso di avere una visione strategica di un mondo affascinante e complesso come quello delle bevande. Credo che ognuno sia artefice del proprio destino e per questo sono alla continua ricerca di nuovi spunti e stimoli che mi permettano di uscire dalla mia confort zone, di superare le mie paure e di spostare un po’ più in là i miei limiti giorno dopo giorno. Secondo me, la vita non è la finale dei 100 metri piani ma è una maratona e mi torna spesso alla mente la frase di Maya Angelou ‘Fai del tuo meglio con ciò che sai e quando saprai meglio, allora fai ancora meglio'”.

– Com’è cambiata la figura della donna nel suo settore?
“Il nostro ruolo si è evoluto in modo significativo a livello globale e locale laddove le donne si sono battute contro gli stereotipi di genere, raggiungendo ruoli e professioni che, fino a pochi anni fa, erano considerati esclusivamente maschili. Sono molti i campi dove ci stiamo facendo valere, dalle risorse umane alle relazioni esterne al marketing, ma quello che mi rende più felice è vedere che ci stiamo affermando anche nel mondo commerciale che, fino a pochi anni fa, era appannaggio degli uomini. In Coca-Cola HBC Italia abbiamo compiuto dei progressi entusiasmanti in questo senso e diamo sempre più importanza al ruolo delle donne sia nelle posizioni di top management sia in quelle di middle management confermandoci in entrambi i casi ben al di sopra della media italiana (40% vs 15% nel primo caso e 36% vs 29% nel secondo, ndr). Sono sicura che questa sia la giusta direzione e che questo processo continuerà nel corso degli anni. Infatti, l’eliminazione della differenza di genere è tra i pilastri chiave degli impegni nel campo della sostenibilità di Coca-Cola Hellenic Bottling Group che ha l’obiettivo di vedere entro il 2025 il 50% di posizioni manageriali all’interno della compagnia ricoperte da donne. Tutto ciò mi fa ben sperare per il futuro e sono convinta che i fenomeni di trasformazione del mercato del lavoro, penso ad esempio alla costante digitalizzazione e alla flessibilità di orario lavorativo, aiuteranno questo cambiamento culturale. Sono orgogliosa di far parte di un’azienda che ha già adottato molte soluzioni per colmare la diversità di genere, incentivando lo smart-working, permettendo di poter organizzare la propria giornata in ufficio grazie alla registrazione unica in entrata e creando il programma Maternity as a Master, che dà modo di vivere la maternità come un momento formativo estremamente importante”.

– Quale sarà secondo lei il ruolo della donna nel futuro?
“Sono convinta che tutte noi saremo chiamate a fronteggiare situazioni sempre più complesse, continuando allo stesso tempo a essere madri, mogli, figlie e donne in carriera. Il futuro che ci aspetta è dominato dall’incertezza e, in questo quadro storico, sono convinta che giocheremo un ruolo cruciale grazie alla nostra capacità di prendere decisioni orientate al raggiungimento di un futuro più sostenibile invece che perseguire la soluzione più immediata e semplice. Immagino un futuro in cui le donne ricopriranno funzioni nevralgiche in tutti i settori industriali ma, per arrivare a questo punto, abbiamo bisogno che tutte noi acquisiamo una maggio auto-consapevolezza di noi stesse e dei nostri mezzi, senza aver paura di inseguire i sogni, con la determinazione e con l’ambizione di pretendere solo il meglio. Inoltre, abbiamo bisogno di figure che siano in grado di influenzare positivamente le bambine e le ragazze spronandone la curiosità e l’ambizione nelle loro scelte di vita. Ci sono infinite possibilità nel mondo di oggi e per coglierle tutte abbiamo bisogno di un sistema che ci aiuti a dare il meglio in tutte le sfaccettature della vita quotidiana. In questo senso le famiglie, spina dorsale della società italiana, hanno un ruolo fondamentale e credo che si debbano impegnare al massimo per garantire le stesse opportunità di istruzione ai figli e alle figlie, senza alcuna distinzione di genere. In sintesi, per avere un futuro migliore, abbiamo bisogno di storie di donne capaci di salvarsi da sole, senza bisogno del Principe Azzurro”.

 

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