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Quando si varca la soglia di una delle spettacolari location del circuito El Porteño a Milano e Roma, accolti dalle suadenti note del tango, improvvisamente ci si catapulta oltreoceano. E fra un buon bicchiere di Malbec, un gustoso e succulento Asado preparato su una rovente parrilla (brace), la sensazione è davvero quella di trovarsi in uno degli affascinanti locali liberty di Buenos Aires.
Le atmosfere rioplatensi, il puntuale ed eccellente servizio, i ristoranti arredati con gusto raffinato ed estrema ricercatezza nei dettagli, sono davvero il modo migliore per scoprire il patrimonio enologico e la mixology argentina, che rapidamente stanno scalando i vertici nel gradimento mondiale. Quattro ristoranti a Milano (Arena, Darsena, Gourmet e Prohibido) più il cocktail bar Flores e due a Roma (Teatro Valle e Gourmet) per offrire esperienze distinte sempre nel segno di una eccellente qualità nell’offerta enogastronomica e nella creatività. Un progetto della Holding Dorrego Company, i cui titolari sono i fratelli argentini Alejandro e Sebastian Bernardez, insieme a Fabio Acampora. Con Sebastian approfondiamo le ragioni del successo del Porteño che è diventato rapidamente un format di culto non solo fra gli appassionati di carne argentina, ormai tra le più cool del pianeta: “Abbiamo voluto creare degli ambienti dove l’indiscutibile qualità della carne argentina fosse coniugata ad un servizio di alta fattura in una location elegante e raffinata. Ma soprattutto desideriamo far scoprire alla nostra clientela i grandi vini argentini che non hanno niente da invidiare a tante blasonate bottiglie. Nella nostra carta sono presenti non solo storiche cantine ma anche quelle produzioni di nicchia che spesso regalano grandi emozioni. Grazie ad un numero significativo di ristoranti siamo in grado offrire un panorama ampio che spazia da Mendoza alla Patagonia, passando per Salta. Diamo la possibilità sia agli italiani che ai turisti ed agli stessi argentini in visita nel Belpaese di provare vini che qui non sono importati. Il pubblico è molto incuriosito e risponde molto bene. Malbec, Cabernet Sauvignon, Syrah declinati nelle proposte di cantine del calibro di Familia Zuccardi, Tempus Alba, Salentein”.
Scorrendo la carta dei vini si rimane davvero impressionati. Per gli amanti delle produzioni argentine, c’è l’imbarazzo della scelta. A cena si può partire con delle bollicine di Mendoza tra cui il Blanc de Blancs Brut di Familia Zuccardi o il Casa Boher 18 mesi extra brut di Rosell Boher. Se si opta per i bianchi la selezione può ricadere su grandi chardonnay quali il Fosil, il Phebus di Fabre MontMayou dalla Patagonia o in assoluta esclusiva La Literna di Bemberg. Ma è naturalmente sui rossi che si può scatenare con l’offerta sterminata di Malbec con classici di cantine quali Familia Falasco, Navarro Correas, Tempus Alba, Salentein, Luigi Bosca, Riccitelli, Vina Cobos e il meglio di Familia Zuccardi con anche un magnum Finca Piedra Infinita. Occhio di riguardo anche per il Cabernet Sauvignon ed alcuni blends tra cui il Pasionado Cuatro Cepas di Andeluna e il Tikla Jubilo di Eernesto Catena noto anche per le proposte nel campo del biodinamico.
Ad accrescere la fama del Porteño tra quanti amano mangiare e bere di qualità il Flores Cocteles, un locale dal fascino unico che in Italia è assurto ai vertici dell’universo della mixology. Collegato direttamente al Porteño Prohibido ristorante argentino incentrato sul dinner show con spettacolo di tango, è un centro di diffusione della cultura del bere miscelato con un plus. Ogni martedì ospita infatti una One Night, dove celebri bar tender da tutto il mondo si avvicendano dietro al bancone portando in scena il proprio stile di miscelazione per stupire il pubblico. “Con il Flores vogliamo dare il nostro contributo al mondo della mixology – spiega Sebastian – oggi lavoriamo in una scena dove il consumatore ha una maggiore consapevolezza rispetto al passato. Si è evoluto, conosce molto più a fondo gli spirits e le tecniche della miscelazione ma soprattutto ha messo in cima alle priorità la qualità piuttosto che la quantità. La gente ha voglia di qualcosa di intramontabile per questo noi puntiamo sui grandi classici, rivisitati con un tocco moderno, piuttosto che a carte sterminate piene di signature. Bisogna conoscere i capolavori che hanno fatto la storia dei cocktails”.
L’ambientazione di Flores Cócteles, che come recita il suo pay off, è il nuovo che avanza con l’eleganza che rimane, è caratterizzata da un’area intima e allo stesso tempo sorprendente in cui l’accoglienza avviene attraverso una scenografica zona lounge, in cui emerge un grande bancone bar illuminato da due imponenti lampadari di cristallo, per poi svilupparsi in un dehor con comode sedute, dotato di tetto mobile apribile nella bella stagione e protetto da imponenti vetrate che affacciano su un tipico cortile milanese.
La carta dei cocktails rappresenta il concept di base del progetto di Flores: la classe e l’eleganza che contraddistingue la personalità dei cocktails internazionali che non tramonteranno mai, unite a ingredienti d’eccellenza selezionati dopo un’attenta ricerca da Sebastian Bernardez insieme al suo team, e affiancati alla sperimentazione di interessanti twist e infine serviti in bicchieri appositamente studiati.
La cocktails list creata per Flores è frutto di una ricercata rivisitazione di 7 cocktails riconosciuti nei 90 ricettari ufficialmente codificati dalla IBA (Internationals Bartenders Association). I sette classici su cui si punta, che coprono un ampio spettro dei gusti sono: Vodka Sour, Long Island, Aviation, Tommy’s Margarita, Garibaldi, Canchanchara e Old Fashioned.
Come evidenzia il bar manager Diego Atlantico: “Ben vengano ricerca ed innovazione ma la cultura del bere non può prescindere dalla miscelazione classica che va oltre ogni trend. Certo le mode ci sono. Inutile negarlo. E molte sono destinate a durare per quanto il tempo selezioni sempre la qualità. Penso al gin che è esploso in Italia ed è uno degli spirit più amati anche in virtù del suo rappresentare il nostro Paese così come anche gli amari. La bravura del bar tender in estrema sintesi risiede nell’eccellere nell’arte del bilanciamento ma soprattutto nel creare un legame indissolubile con la sua clientela, nell’interpretarne i gusti”. Il calendario degli eventi del Flores proseguirà per tutto maggio e giugno con serate tematiche che vedranno avvicendarsi special guest. Tra queste (16 maggio) Twist on Classic One Night nel segno di drink a base gin trasparenti e profumeria insieme a Oscar Quagliarini. Una rockstar della mixology che nel settore non ha certo bisogno di presentazioni. Protagonisti della temporary special drink list, tre classici reinterpretati: due celeberrimi (Martini Cocktail e Negroni) e uno poco conosciuto ai più (Palm Beach).
E per gli amanti della cucina rimangono sempre le inossidabili proposte dei ristoranti del Porteño caratterizzati da una griglia dove il fuoco è mantenuto ad arte da esperti “asadores” del Paese sudamericano che cucinano alla perfezione succulenti tagli di carne argentina: dal Bife milonga (una costata di black angus con filetto) al Bife de chorizo (controfiletto di manzo), dai vari tagli di Entraña (il saporitissimo diaframma) all’Asado (le classiche costine di vitello), dal Galletto intero al Chorizo che è la versione argentina della nostra salamella, fino al Pechito de cerdo (delle puntine di maiale in crosta BBQ). Non mancano le empanadas, panzerotti tipici al forno, proposti con diversi ripieni, dal manzo tagliato al coltello al pollo sfilacciato a mano, dalle verdure al classicissimo prosciutto o formaggio, o la Provoleta, una provola fusa in padella, e le mollejas salteadas, le animelle saltate. Dulcis in fundo, tra i dessert regna il Dulce de leche, una golosa e ricca crema concentrata di latte e zucchero tipica argentina, a cui si affiancano tra gli altri i Panqueques e il Flan casero.
Infine qualche anticipazione per l’immediato futuro. El Porteño gourmet della sede romana, incastonato all’interno di Umiltà 36, l’hotel di lusso di Shedir Collection, si arricchirà tra qualche mese di un cocktail bar ubicato sulla terrazza. Sotto un cielo di stelle, Flores è pronto ad accendere con i suoi incredibili cocktails l’estate capitolina.
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