L’imminente elezione presidenziale negli Stati Uniti potrebbe rivelarsi critica per i produttori europei di spirits. In caso di una vittoria dell’ex presidente Donald Trump il 6 novembre, infatti, potrebbe concretizzarsi l’introduzione di nuove tariffe significative sulle importazioni di beni negli USA, con impatti rilevanti per il settore delle bevande.
Secondo le proposte attuali, Trump potrebbe imporre dazi tra il 10% e il 20% su tutte le merci importate negli Stati Uniti, sebbene i dettagli rimangano incerti vista l’imprevedibilità dell’esito elettorale. Gli analisti di Citi ha ipotizzato come tali dazi potrebbero ripercuotersi sui produttori europei di spirits, che vedono negli Stati Uniti un mercato chiave.
“Eventuali tariffe di importazione avrebbero probabilmente implicazioni significative per il comparto delle bevande, specialmente per le azioni legate ai spirits,” ha osservato Citi in una nota, sottolineando che ” le aziende di spirits europee sono particolarmente esposte ai dazi di importazione“. I principali produttori, tra cui Rémy Cointreau, Diageo, Campari e Pernod Ricard, potrebbero affrontare effetti negativi sulle vendite a causa di un mercato statunitense reso più costoso.
Le stime di Citi evidenziano come l’impatto dei dazi sui ricavi potrebbe toccare il 34% delle vendite complessive per Rémy Cointreau, seguita da Diageo(27%),Campari(18%) e Pernod Ricard(15%).
Secondo l’analisi, un dazio del 10% potrebbe causare una diminuzione del 2% fino al 5% degli utili per azione (EPS) delle aziende del settore, con Rémy Cointreau tra le più colpite e Pernod Ricard in fondo alla classifica.
Citi tuttavia esprime ottimismo sul medio termine: “Nonostante i dazi rappresentino un ulteriore ostacolo a breve termine, manteniamo una visione positiva sul futuro del settore spirits e ribadiamo la nostra preferenza per Diageo”.
Oltre al rischio di dazi americani, i produttori di spirits europei hanno subito quest’anno un calo delle azioni, complici le misure antidumping della Cina su brandy e altri spirits provenienti dall’Unione Europea, un’iniziativa avviata in risposta ai recenti dazi dell’UE sui veicoli elettrici prodotti in Cina.