Un servizio del Corriere della Sera del 12.12.14, a firma Margherita Fronte, riferisce che negli Stati Uniti si registra un aumento preoccupante delle intossicazioni causate da energy drink nei bambini con meno di sei anni. Stando a quanto riportato all’ultimo convegno dell’American Heart Association, dal 2010 al 2013 le telefonate ai centri antiveleni telefonici sono state più di 5.100; in pratica in quattro segnalazioni su 10 fra quelle che riguardavano queste bevande la vittima era un bambino. Sotto accusa principalmente la caffeina contenuta nelle bevande energetiche.
Il dato complessivo è certamente maggiore, perché lo studio non ha considerato i casi giunti direttamente in un ospedale o in un pronto soccorso, né quelli sottoposti a medici sul territorio, né tantomeno quelli di bambini che in seguito ai malesseri non hanno ricevuto nessuna assistenza medica. «Gli avvelenamenti riportati dai 55 centri monitorati sono solo la punta dell’iceberg», ha spiegato Steven Lipschultz, pediatra dell’Ospedale infantile del Michigan, a Detroit, che ha deciso di approfondire l’argomento dopo aver osservato il fenomeno fra i suoi piccoli pazienti. I sintomi più comuni sono: manifestazioni neurologiche (convulsioni, agitazione), alterazioni del battito o della funzione cardiaca e disturbi digestivi. In diverse occasioni, le condizioni dei bambini sono state definite gravi. Il principale ingrediente sotto accusa è la caffeina: una lattina di un energy drink può contenerne anche 150 milligrammi, contro i 40-100 di un espresso. Sono già molti per un adulto sano, che non dovrebbe superare i 250-300 milligrammi al giorno, ma sono decisamente troppi per un bambino, che non ne dovrebbe assumerne affatto e per il quale può risultare tossica anche una dose superiore a 2,5 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo. La caffeina comunque non è il solo componente a preoccupare. I medici di Detroit, infatti, fanno notare che gli energy drink contengono anche altre sostanze la cui sicurezza non è stata testata nei bambini. All’origine del problema potrebbe esserci il fatto che spesso gli energy drink sono considerati semplici bibite.
+info: www.corriere.it/salute/pediatria/14_dicembre_07/gli-energy-drink-non-sono-bambini-rischio-avvelenamento-1b60cde4-7e09-11e4-9639-7f4a30c624ee.shtml – www.panorama.it/scienza/salute/bambini-larga-dagli-energy-drink/