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Turismo enologico in continua crescita, ma si può fare di più. Chiara Lungarotti presidentessa del Movimento turismo del vino, promotore dell’iniziativa Cantine Aperte che ogni anno coinvolge un milione di persone, dice che “sinergie tra produttori e istituzioni sarebbero auspicabili, perché il turismo del vino è una risorsa per entrare in contatto con nuovi consumatori, facendoli diventare ambasciatori dei nostri prodotti e dei nostri territori anche all’estero”.


Tra i visitatori delle aziende che aderiscono a Cantine aperte, infatti, ci sono molti stranieri e comunque anche gli italiani si spostano dalla propria zona di residenza per conoscere nuove aree di produzione. In questa direzione va la Commissione per l’enogastronomia, voluto dalla neoministra al turismo Michela Vittoria Brambilla e che lavorerà in sinergia con il titolare del dicastero delle politiche agricole Luca Zaia per la promozione, la valorizzazione e la destagionalizzazione del turismo enogastronomico.

Secondo il Centro studi Vinitaly:
…il 40% degli italiani acquista il vino che consuma abitualmente direttamente in cantina.
…il 46%, inoltre, considera le degustazioni in azienda uno strumento efficace di promozione,
…per il 34% lo sono gli eventi aperti al pubblico nelle varie città per degustare e acquistare vino direttamente dai produttori.
Le forti tradizioni della nostra cucina regionale, rappresentano un ulteriore punto di forza per la valorizzazione territoriale in Italia e all’estero. Sempre secondo il Centro studi di Vinitaly, il 50% dei wine lover partecipa a Cantine aperte e circa il 30% si dedica al turismo enogastronomico o percorre le Strade del vino. Rispetto alla media nazionale, infine, gli enoappassionati sono più sensibili alle tematiche ambientali (75,5% contro 42%), perché l’82,5% di loro ritiene che esiste uno stretto rapporto tra vino e tutela dell’ambiente.

Per attrarre sempre nuovi consumatori “ogni anno Cantine aperte si rinnova – dice Lungarotti – e dal 2010 intendiamo lanciare una campagna mirata di comunicazione dell’iniziativa all’estero”. Sviluppare il business del turismo enologico significa infatti far conoscere i vini italiani nel mondo, ma bisogna garantire al visitatore un’ospitalità adeguata e di qualità, sia che si tratti di super appassionati che di neofiti curiosi aperti a nuove conoscenze sensoriali e culturali. L’esperienza delle cantine già attive nell’accoglienza può essere trainante per il sistema viticolo nazionale, fatto di tanti vini e altrettante zone di produzione con proprie peculiarità.

+INFO: Tel.: + 39.045.829.82.42- – www.vinitaly.com

Logo Movimento Turismo Vino Cantine AperteINFOFLASH SU MOVIMENTO TURISMO DEL VINO
Il Movimento Turismo del Vino nasce nel 1993 con l’obiettivo di promuovere la cultura del vino attraverso le visite nei luoghi di produzione. Per questo, nello stesso anno, si inaugura anche la giornata di Cantine Aperte che, in quindici anni, ha portato l’Italia ad avere circa quattro milioni di enoturisti, con una prospettiva di crescita annua dell’8% (dati Censis 2007). Ai cosiddetti turisti del vino il Movimento vuole, da una parte, far conoscere più da vicino l’attività e i prodotti delle cantine aderenti, dall’altra, offrire un esempio di come si può fare impresa nel rispetto delle tradizioni, della salvaguardia dell’ambiente e dell’agricoltura di qualità. Al contempo, il Movimento Turismo del Vino mira a favorire un crescente prestigio delle cantine aderenti e nuove prospettive di sviluppo economico. L’Associazione annovera attualmente più di 1.000 fra le più prestigiose Cantine d’Italia, selezionate sulla base di specifici requisiti, primo fra tutti quello della qualità dell’accoglienza enoturistica. + INFO: Segreteria Nazionale del Movimento Turismo del Vino Tel/Fax 075 9889529 – www.movimentoturismovino.it

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