Non è solo un gioco di parole, ma a Tirano durante la kermesse Eroico Rosso lo Sforzato ha davvero tirato forte. Un traino nato dal blasone e dal nome dello Sforzato, l’apice della piramide qualitativa valtellinese capace di portare nella città al confine con la Svizzera un pubblico di curiosi e appassionati. Eroico Rosso 2022 ha registrato un’ottima affluenza con quasi 1.300 winelovers (930 solo nella giornata di sabato 17 settembre e 320 in quella di venerdì 16 settembre) che hanno degustato 26 pregiate etichette prodotte da altrettante case vinicole. Presenti all’8° edizione le cantine: Nino Negri, Alberto Marsetti, Fay, Marino Lanzini, Pietro Nera, Marcel Zanolari, Folini, Le Strie, Mamete Prevostini, Caven, Alfio Mozzi, Triacca, F.lli Bettini, Marchetti Maria Luisa, Nicola Nobili, Ca’ Bianche, La Perla, La Grazia, Rivetti & Lauro, Rupi Del Nebbiolo, Tenuta Scerscé, Contadi Gasparotti, Il Gabbiano, Balgera.
L’affluenza complessiva nei tre giorni ha contato circa 3.000 visitatori che hanno potuto godere delle eccellenze e del “buon vivere slow” di questo suggestivo angolo della Valtellina, non solo Sforzato, ma anche il suo paesaggio terrazzato e i suoi splendidi palazzi, e i ristoranti che sabato sera hanno registrato il tutto esaurito. I numeri delle due giornate testimonianze solo in parte il successo della kermesse ci sono degli asset intangibili. Dalla scelta vincente di avere al banco di degustazione AIS o Onav insieme, in uno scenario inclusivo in cui in Valtellina ormai sono abituati bene ma non affatto scontato, anzi. Piace la formula dei palazzi, con l’emozione di sorseggiare un calice di Sforzato davanti a una dimora storica come Palazzo Merizzi, Mazza, Salis, Torelli, Lambertenghi, Quadrio Curzio. Qualcuno lo chiama il figlio del vento lo Sforzato, ma anche l’aria fredda piombata di colpo sulla valle sabato sera non ha rovinato i piani degli organizzatori. L’ennesima conferma che sono davvero tante le potenzialità del Nebbiolo di Montagna, con lo Sforzato che ha senza dubbio in Tirano la sua capitale.
Un pubblico in prevalenza giovane che si è immerso nell’atmosfera unica del centro storico tiranese ricco di aromi e di suoni: 11 le proposte musicali con 35 artisti presenti nelle due serate. “Con Eroico Rosso, Tirano Città Slow e Città del Vino conferma la sua vocazione all’ospitalità di qualità” – afferma la Vicesindaca e Assessore alla cultura e al turismo Sonia Bombardieri – “un’ospitalità che non pensa solo al consumo, ma piuttosto alla cura dell’accoglienza. Eroico Rosso è un fiore che sboccia a fine estate per far assaporare tutti gli aromi e le bellezze di questo territorio”. Tra gli eventi da segnalare, la novità di quest’anno, con due turni sold-out nel settecentesco Palazzo Merizzi per “Eroico, ritorno al futuro”, della degustazione di annate storiche di Sforzato di Valtellina guidata dalla vulcanica e raffinata Sara Missaglia, giornalista e sommelier affiancata da due enologi che hanno fatto la storia del vino valtellinese: Claudio Introini e Casimiro Maule. Un viaggio nella storia arricchito dai racconti dell’ospite del palazzo, Jacopo Merizzi.