“Il Brunello 2008, un’annata particolare, ha richiesto una grande conoscenza del territorio da parte dei produttori e ha premiato molti piccoli nomi: un ritorno alla tradizione, che riconosce chi ha lavorato bene, a cominciare dalla vigna – analizza Monica Larner di Wine Enthusiast, che nelle sue degustazioni in anteprima aveva dato 90/100 al Brunello 2008, un punteggio che nel complesso conferma – Qui a Benvenuto Brunello sono rimasta entusiasta della Riserva 2007: vini molti complessi, bilanciati in bocca e di grande emozione. Infatti ho dato 98 punti a due produttori e un’etichetta ha maritato i 100 punti”.
Per Christian Eder di Vinum “il 2008 è un’ottima annata per il Brunello, elegante, anche se deve ancora maturare per una degustazione completa. Al di là delle cantine che fanno sempre vini buoni tutti gli anni, questa volta ci sono state molte sorprese da parte dei piccoli produttori che hanno presentato bottiglie interessanti” “Il 2008 non è stata un’annata semplicissima dal punto di vista climatico e quindi la sensibilità agronomica dei produttori è stata fondamentale per portare in cantina le uve migliori – è il giudizio di Giancarlo Gariglio, curatore della guida Slow Wine – Un aspetto molto positivo è dato dal fatto che a differenza di quanto poteva accadere alcune stagioni fa, quest’anno, nonostante le difficoltà, è stata riportata da tutti l’annata in maniera fedele, senza ricorrere a scorciatoie”. “Nonostante il 2008 sia stata un’annata difficile, il carattere del Brunello 2008 rispecchia fedele l’aspetto sincero del territorio ed è rispettoso dell’annata: se infatti in passato i vini potevano tendere ad assomigliarsi, adesso sono più schietti e sinceri – è il commento di Ernesto Gentili, curatore della Guida Vini d’Italia dell’Espresso – Questo 2008 si presenta quindi con minore frutto e corpo, ma ha il pregio di avere una maggiore freschezza. Non sono mancate etichette di grande valore, che hanno proposto interpretazioni molto interessanti”.
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