Dopo il riconoscimento Unesco per la pizza napoletana è la volta dell’Espresso Italiano Tradizionale candidato a Patrimonio Immateriale dell’Umanità. La proposta è stata presentata ufficialmente il 2 dicembre 2019 alla Camera dei Deputati.
All’incontro istituzionale hanno preso parte in maniera trasversale parlamentari di diverse forze politiche che hanno manifestato sostegno al progetto. Un’iniziativa promossa dal Consorzio di Tutela del Caffè Espresso Italiano Tradizionale per valorizzare l’eccellenza made in Italy, “di cui va preservata l’originalità e la particolarità”. Il conto alla rovescia per il riconoscimento Unesco è pronosticato per il penultimo mese del nuovo anno,
L’iter per il riconoscimento, iniziato e promosso dal consorzio nel marzo del 2016 con il protocollo del dossier di candidatura presso la commissione nazionale Unesco e finalizzato a promuovere il vero caffè espresso italiano tradizionale e proteggere la cultura e la tradizione dell’Italia. Sarà accompagnato da un tour nei locali storici delle principali città, in particolare nelle città creative Unesco in Italia: Bologna (musica), Fabriano (artigianato e arte popolare), Roma (cinema), Parma (gastronomia), Torino (design), Milano (letteratura), Pesaro (musica), Carrara (artigianato e arte popolare), Alba (gastronomia). Oggi nel Paese operano nel settore caffè più di 800 torrefazioni con circa 7 mila addetti. Sono presenti oltre 150 mila esercizi che rogano l’espresso al pubblico
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