Dopo la missione di Samantha Cristoforetti, l’espresso torna nello spazio per una nuova missione: “Vita”.
Nella storica data del 3 maggio 2015, durante la scorsa missione “Futura” sulla Stazione Spaziale Internazionale, l’astronauta Samantha Cristoforetti è diventata, non solo la prima donna italiana ad andare nello spazio, ma anche il primo astronauta della storia a bere in orbita l’autentico espresso italiano.
E dopo 27 mesi di permanenza nello spazio, la macchina ISSpresso sarà nuovamente protagonista durante la missione battezzata “Vita” che permetterà ad un altro astronauta italiano di non rinunciare al rito del caffè italiano: Paolo Nespoli.
Unico astronauta con un record di tre voli nello spazio, Paolo Nespoli ha potuto apprendere e approfondire nel corso di un training speciale, tutti i segreti di ISSpresso: dagli aspetti tecnici a quelli più pratici.
L’aroma delle capsule A Modo Mio riesce a mantenere il suo gusto inconfondibile nonostante nello spazio i princìpi che governano la fluidodinamica siano differenti. Le modalità di preparazione sono pratiche e semplici e la tazzina tradizionale diventa uno speciale sacchetto detto “pouch” per un espresso da gustare con la cannuccia.
L’innovativa macchina da caffè potrà così offrire il gusto dell’espresso italiano al nuovo equipaggio allietandone il soggiorno a bordo.
Lavazza e Argotec
Nata da un progetto di Lavazza e Argotec, l’azienda ingegneristica italiana specializzata nella progettazione di sistemi aerospaziali e leader europea nella preparazione di alimenti sani e nutrienti da consumare nello spazio, ISSpresso è un gioiello tecnologico che ridefinisce il confine tra fantascienza e realtà.
Con la nuova missione spaziale la collaborazione tra Argotec e Lavazza, che simboleggia il talento italiano, sarà nuovamente protagonista dello scenario spaziale mondiale.
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