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ESSELUNGA chiude il 2011 con ricavi in crescita a € 6,6 miliardi ma con utili in diminuzione a € 209 milioni


Sotto la presidenza di Vincenzo Mariconda, il cda di Esselunga ha approvato il progetto di bilancio dell’esercizio 2011. Nonostante la forte contrazione dei consumi, il bilancio Esselunga si e’ chiuso con ricavi a 6,63 miliardi, in aumento del 4,3% rispetto al precedente esercizio. A parità di rete la crescita è stata del 3%. L’utile netto di gruppo è stato di 209,4 milioni contro i 213,1 milioni del 2010: una flessione influenzata – come spiega la nota stampa ufficiale – dall’effetto della contabilizzazione delle manifestazioni a premio richiesta dai principi contabili internazionali. L’applicazione di questa metodologia ha impattato in maniera molto diversa i due esercizi: senza questo effetto l’utile netto sarebbe aumentato a 221,2 milioni Il risultato operativo e’ leggermente calato (-0,4%) portandosi a 362,8 milioni, dopo avere contabilizzato imposte sul reddito di 137,7 milioni (+3,8% sul precedente esercizio).

L’indebitamento finanziario netto si riduce a 145,1 milioni di euro da 259,3 milioni di fine 2010 per il flusso generato dalla gestione operativa, nonostante investimenti effettuati nel corso del 2011 pari a 249,7 milioni di euro e dedicati principalmente allo sviluppo e all’ammodernamento della rete vendita, dei centri di lavorazione e dei poli logistici. Nel corso del 2011 è stato aperto il negozio di Moncalieri (To), riaperto a Milano in via Losanna. Sono stati ampliati i negozi di Lecco, Desenzano del Garda, Macherio e Lucca. Un nuovo superstore è stato inaugurato a Varedo, che sostituisce il vecchio negozio.
L’organico medio si attesta a 19.685, in crescita di oltre 300 unità rispetto al 2010, con una presenza di personale femminile del 47 per cento. Per quanto riguarda le prospettive “il 2012 – recita una nota – si sta caratterizzando per le notevoli pressioni inflazionistiche provenienti dai listini di acquisto, dall’aumento delle imposte indirette, dall’aumento delle accise sui carburanti e dai rincari di alcuni pressi regolamentati”. Davanti a questo scenario “lo sforzo di Esselunga sara’ comunque indirizzato a contenere queste spinte per salvaguardare il potere di acquisto dei clienti”

Fonte: www.foodweb.it

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