Devi venire a provare assolutamente l’Ancestrale quando sarà pronto. C’eravamo congedati così a Vinitaly lo scorso aprile insieme all’amico vigneron pugliese Vincenzo Latorre di Cantine Imperatore. E non ho voluto mancare all’appello anche in questa estate dal sapore ancestrale passata per buona parte in Puglia, dove ormai è doverosa una sosta ad Adelfia dai “giardinieri del vino”. Troppo ghiotta l’occasione di assaggiare una nuova bollicina prodotta con il cosiddetto metodo ancestrale, un processo di vinificazione che viene dal passato, dalle nostre tradizioni. “Crediamo molto in questo tipo di vinificazione, un metodo classico Ancestrale che viene effettuato a freddo con controllo della temperatura, dopo una settimana di macerazione- ci racconta Vincenzo- questa è l’evoluzione della nostra bollicina che rappresenta molto la filosofia dell’azienda, semplice ma al tempo stesso ricercata e in grado di mutare a seconda della situazioni”.
Il bello del mondo del vino delle piccole realtà artigianali è che ogni bottiglia non è mai uguale all’altra. Rimane la mano e la firma della cantina, ma di fatto si tratta di pezzi unici. Discorso che vale ancora di più con l’Ancestrale, grazie ai lieviti ancora vini che possono determinare un vino diverso dopo i 18 mesi di invecchiamento in bottiglia. “Questa è una bottiglia che può essere bevuta tranquillamente questa estate e dare delle belle soddisfazioni di freschezza e piacevolezza, oppure può anche aspettare, magari avendo l’accortezza di fare qualche piccola operazione di remuage manuale a casa e far lavorare ancora i lieviti presenti sul fondo, proprio come si faceva una volta”. Sono passati pochi mesi dall’ultimo incontro con Vincenzo, mentre un paio di anni dalla prima visita a Cantine Imperatore ad Adelfia, a pochi chilometri da Bari e alle porte della Doc di Gioia del Colle.
“E’ un buon periodo, stiamo crescendo come denominazione e come azienda in maniera organica e per gradi, abbiamo fatto degli investimenti importanti ma il vero sogno rimane quello di una cantina interrata proprio in questa zona, il progetto è già pronto, servirà per ottimizzare il lavoro in vigna e nella fase di vinificazione, oltre a poter ospitare sempre più eno-turisti per fargli vivere una vera wine experience”. Non mancano certo i progetti e le idee a questa cantina pugliese che si sta ritagliando uno spazio importante anche nelle carte dei ristoranti di qualità, con una crescita costante nel canale horeca. “La soddisfazione più bella del nostro lavoro è vedere che i nostri vini piacciono sempre più agli italiani oltre che agli stranieri, tanto per dare un indicatore il nostro primo mercato è la Francia e non è certo semplice accontentare i palati dei nostri cugini- chiosa Vincenzo Latorre- Con l’Ancestrale abbiamo messo un ulteriore tassello a un mosaico dove non manca la voglia di sperimentare e di divertirsi cercando di valorizzare il nostro territorio con le sue peculiarità uniche, potendo sfruttare su un clima e un terroir che molto spesso di regalano annate uniche frutto anche di un lavoro maniacale sulla pianta”.
L’ANCESTRALE CANTINE IMPERATORE
Vitigno: Bombino e Fiano
Gradazione: 13%
Vinificazione: Metodo classico Ancestrale. A freddo con controllo della temperatura. Macerazione per una settimana
Invecchiamento: 18 mesi in bottiglia
Colore: giallo paglierino
Profumo: notevole complessità e naturalezza
Perlage: fine e resistente
Temperatura: 6/8°
Abbinamenti: pesce, crostacei, carni bianche e formaggi
INFO: www.cantineimperatore.com