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I locals lo chiamano semplicemente A’ muntagna”, il gigante Etna che in questi giorni sta  brontolando, con un’eruzione spettacolare con le immagini che hanno fatto il giro del mondo. A parte qualche disagio sembra che non ci siano problemi con persone e colture del luogo, nemmeno tra i filari delle vigne che da quelle parti stanno dando vita a una Doc Etna davvero scoppiettante. Un boom del vino dell’Etna che da anni sta dettando i trend del gusto non solo in Sicilia, ma in Italia e nel mondo. 133 le Contrade che compongono un puzzle territoriale ai piedi del vulcano alto 3.340 mt. Proprio nella toponomastica delle Contrade, con nomi ricchi di fascino e storia, c’è l’essenza dell’Etna e la riscoperta di antiche tradizioni rurali.

I numeri della Doc parlano di 4,5 milioni di bottiglie prodotte tra  136 produttori associati al Consorzio. Si parla a ragione di terroir vulcanico, con un’origine di 600.000 anni fa con eruzioni sottomarine e un sovrapporsi di colate laviche, cenere e lapilli che risalgono dal centro della terra. La Denominazione di Origine Controllata dei vini Etna nasce nel 1968, prima DOC della Sicilia e tra le prime nate in Italia. Nel gennaio 1994 nasce il Consorzio di tutela con l’obiettivo di valorizzare e proteggere le produzioni dei vini Etna e il territorio. A partire dalle uve autoctone come Nerello Mascalese, il rosso simbolo dei vini dell’Etna, come gli altri figli enoici nati sul vulcano nasce da viticoltura eroica. Nerello Cappuccio, Carricante e Cataratto, uvaggi protagonisti di un disciplinare con diverse le sfumature in bottiglia. Ecco una selezione di nove vini cult tra Etna Bianco, Etna Superiore, Etna Rosso, Etna Rosso Riserva, Etna Rosato, Etna Spumante Bianco ed Etna Spumante Rosato, per non farsi mancare nulla.

 

Etna Bianco Le Sabbie dell’Etna Firriato

Le Sabbie dell’Etna Bianco è un vino che rientra a pieno titolo nella storia di Firriato. Etichetta pioniera dell’enologia del vulcano, racchiude in sé le qualità del Carricante e del Catarratto, le due varietà simbolo della viticoltura etnea. Un terroir completamente diverso dal resto della Sicilia, con i suoi inverni freddi e la luce solare meno intensa. Le uve godono di una maturazione più lenta e gli acini si arricchiscono dei loro sentori profumati in modo più lineare. Freschezza e fragranza caratterizzano questo vino, insieme alla persistente linea sapida. Le Sabbie dell’Etna Bianco ammalia per le suggestioni olfattive e gustative che porta in dote. Il suolo vulcanico caratterizzato da un’elevata capacità drenante conferisce alle uve, e in seguito al vino, una peculiare mineralità arricchita dal corredo aromatico del Carricante, che in vinificazione regala eleganti nuance di frutta bianca, e dalla sostenuta struttura apportata dal Catarratto.

 

Pietra Marina Etna Bianco Superiore Benanti

Un vino che richiama il paesaggio vulcanico, la pietra focaia, la mineralità e la sapidità della brezza marina, considerato uno dei bianchi più tipici, eleganti e longevi del panorama vitivinicolo italiano. La dimostrazione dell’enorme potenzialità del Carricante di Milo, vigna in Contrada Rinazzo, versante Est dell’Etna. Contrada particolarmente vocata per altitudine ed abbondante luminosità, esposizione al mare e ventilazione. Carricante 100%, nobile varietà autoctona a bacca bianca del vulcano Etna, la vigna, esposta ad est sul mare, ad un’altitudine di 800m s.l.m. Piante di età variabile fino ai 90 anni, allevate ad alberello tradizionale, densità d’impianto da 8.000 a 9.000 ceppi per ettaro ed una resa di circa 5.500 kg/ha. Le uve vengono raccolte a mano dopo metà ottobre e vengono pressate intere con spremitura soffice del grappolo. Giallo paglierino con accesi riflessi verdi. Intenso al naso, ricco, ampio, complesso, fruttato con sentori di fiori di zagare e di mela matura. Al palato è secco e minerale, con una spiccata acidità, piacevole sapidità ed una notevole persistenza aromatica con retrogusto di anice e mandorla. Ottimo con piatti a base di pesce, frutti di mare e pietanze anche elaborate.

 

Etna Rosso Prefillossera Palmento Costanzo

Palmento Costanzo è una cantina che in etichetta riporta le sensazioni tattili del vulcano. Con l’Etna Rosso Prefillossera siamo in contrada Santo Spirito nel comune Passopisciaro. Uve 90% Nerello Mascalese e 10% Nerello Cappuccio. Tipo di suolo fatto da sabbie vulcaniche nere e brune, sassi e rocce effusive. Sistema di allevamento alberello sostenuto da pali di castagno. Piante con più di 100 anni di età, con una densità in media 8.000 piante/Ha e resa bassissima intorno ai 25 quintali per ettaro. Vendemmia manuale con selezione su pianta a metà ottobre. La vinificazione avviene con la fermentazione con lieviti indigeni selezionati e macerazione prolungata in botti rotative in rovere francese da 500 L. Affinamento 24 mesi in botte di rovere francese da 500 L, 12 mesi in bottiglia. Un vino da colore rosso rubino, naso ampio con note di frutti rossi, sfumature di grafite, polvera vulcanica e note balsamiche. Al palato è avvolgente, con tannini vellutati, imponente e lungo, con finale piacevolmente sapido.

 

Etna Rosso Contrada Blandano Terra Costantino

Ci troviamo in Contrada Blandano nel comune Viagrande, versante sud – est dell’Etna. Altitudine tra i 450-550 m.s.l.m, con un clima di alta collina con notevoli sbalzi di temperatura tra giorno e notte. Uve Nerello Mascalese 90% e Nerello Cappuccio 10%. Maturazione nei primi 15 giorni di ottobre, su un tipo di terreno sabbioso di matrice vulcanica. Vigne vecchie, ceppi per ettaro 6500 allevati a spalliera e ad alberello e cordone speronato, resa bassa a 30 q/ha. Raccolta manuale, le uve sono diraspate e avviate alla fermentazione con macerazione per circa venti giorni esclusivamente in vasche di cemento. Durante la macerazione vengono eseguiti delle follature manuali. Dopo la fermentazione malolattica il vino a­ffina in cemento e in tonneau di rovere per oltre 12 mesi e quindi in bottiglia. Numero massimo di bottiglie 3.000 prodotte annualmente.

 

Etna Rosso Cosentino Massimo Lentsch

L’obiettivo del bergamasco Massimo Lentsch è di quelli ambiziosi, diventare un riferimento nella zona dell’Enta. L’etichetta della Doc Etna Rosso Cosentino arriva dal versante Nord dell’Etna, a Castiglione di Sicilia nella contrada Feudo di Mezzo. Clima caratterizzato da importanti escursioni termiche tra giorno e notte, terreno sabbioso vulcanico, profondo, fertile e ricco in microelementi. Altitudine 750 mt. s.l.m, Nerello Mascalese in purezza al 100% con sistema di allevamento ad alberello etneo a piede franco in un vigneto di oltre cento anni, disposto su diverse terrazze arginate da muretti a secco di pietra lavica. Le uve raccolte manualmente vengono parzialmente diraspate e fermentate dai lieviti naturalmente presenti, con lunga macerazione del vino a contatto con le bucce. Affinamento in botti di rovere per 15 mesi, il vino viene travasato in serbatoio di acciaio dove viene decantato in maniera naturale ed imbottigliato senza alcun processo di chiarifica e filtrazione, passaggio in bottiglia di almeno 6 mesi. Un vino dal colore rosso rubino profondo, al naso esprime note complesse e intense di ciliegia matura, mora selvatica, pepe nero, liquirizia dolce. Gusto fresco e morbido, fine e armonico, con tannini ben integrati che lo rendono particolarmente elegante e minerale al palato.

 

Il Musmeci Etna Rosso Riserva Speciale Tenuta Fessina

Il CRU di Nerello Mascalese di Fessina è dedicato a Ignazio Musmeci, il conservatore de “I Vigne di Fessina” che con tanto amore permise di lavorare viti di oltre ottant’anni. Una storia di questa terra straordinaria, con i suoi paesaggi, i suoi colori, la sua civiltà che si intreccia al destino delle persone. Un’edizione speciale collega la memoria di Ignazio a Roberto, che fondò Fessina con Silvia, il vino è una dedica che lega cuore ed anima della Tenuta Fessina, un ricordo che si allaccia al percorso emozionale che segna l’inizio di un sogno, sin dalle radici più profonde. Nerello Mascalese 100%., colore rubino scarico con riflessi granati, profumi di inchiostro, sottobosco, petali di rosa, note balsamiche, cenere, goudron, liquerizia, fichi, ferro. Gusto centro tannico setoso e vellutato, verticale e dalla spiccata spanna acida dai sentori minerali, rotondo e morbido sul finale che avvolge con una leggera nota dolce di fragolina selvatica.

 

Etna Rosato Barone di Villagrande

Adagiato colorato di Rosa, la prima emozione è visiva: il colore che dal rosato cipria vira sul giallo caldo intenso evoca sensazioni solari. La sua freschezza scivola leggera sui vari sapori. Giorno dopo giorno i vigneti allungano le radici nella terra. I vini maturano nel tempo. E anche le persone si affinano nel territorio. Protagonisti da 10 generazioni sull’Etna, la storia della famiglia è unita a quella della contrada di Villagrande. Zona di produzione Milo a 700 m. Vitigni Nerello Mascalese 90%, Carricante 10%, resa 50 ettolitri per ettaro. Al naso sentori floreali decisi e persistenti, arancia sanguinella e pompelmo rosa. Entrata decisa ed elegante che permette una facile beva, ma seguita da un’interessante complessità tendete al frutto. Perfetto come aperitivo, accompagnato da fritture di mare e di terra. Complessità con l’eleganza, da bere subito.

 

Etna Doc Spumante Cottanera

Uno Spumante complesso, dalla spiccata mineralità, Cottanera rappresenta al meglio le potenzialità della spumantizzazione dell’Etna. Ci troviamo a Castiglione di Sicilia in contrada Cottanera. Vigne con un’età di 30 anni a un’altitudine di 750 mt s.l.m. Tipo di suolo lavico-alluvionale, resa uva 60 quintali per ettaro. Uvaggio 100% Nerello Mascalese. Fiori bianchi e note agrumate si intrecciano al perlage fine color giallo paglierino brillante, naso con sentori di fiori bianchi accompagnati da leggere note agrumate. Al palato è pieno, fresco e vibrante mostrando al contempo una buona struttura e complessità. Un brut dal perlage fine e persistente dalla spiccata mineralità.

 

Etna Brut Rosè Murgo

Fondata nel 1860, la Tenuta San Michele è situata sulle pendici orientali dell’Etna, in un panorama enologico unico ed affascinante. Sotto la guida del Barone Emanuele Scammacca del Murgo, coadiuvato dai figli Michele, Pietro, Matteo e Manfredi, si sono raggiunti importanti traguardi nella valorizzazione del terroir e nella creazione dei primi vini spumanti di Nerello Mascalese metodo classico. La grande acidità, la bassa concentrazione in colore e molti altri elementi che provengono dal terroir, rendono queste uve molto idonee alla produzione di spumanti elaborati con il Metodo Classico. Il Murgo Brut Rosè è dotato di grande personalità che si presta ad interessanti abbinamenti con la gastronomia di alta classe. Nerello Mascalese 100 %., terroir di origine vulcanica, altitudine 500m. s.l.m. con rese medie 50-60 hl/ha. Delicati sentori lampone e ciliegie dell’Etna, note tostate. In bocca sapore di frutta rossa, rosa canina, buona intensità e persistenza. Abbinamenti Tartare di tonno, spaghetti ai ricci di mare.

INFO www.consorzioetnadoc.com/

 

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