Nel 2023, l’UE ha importato 2,7 milioni di tonnellate di caffè da paesi extra-UE, per un valore di 10,6 miliardi di euro. La quantità è rimasta pressoché stabile rispetto al 2013 (anch’esso 2,7 milioni di tonnellate), ma il valore è aumentato significativamente da 7,3 miliardi nel 2013 a 10,6 miliardi nel 2023.
Importazioni caffè: Germania e Italia i principali importatori
La maggior parte del caffè importato nel 2023 proveniva da 2 paesi:
- Brasile: 921.900 tonnellate, ovvero il 34% delle importazioni extra-UE totali
- Vietnam: 652.000 tonnellate, ovvero il 24%
Seguono
- Uganda: 206.500 tonnellate, 8%
- Honduras: 168.800 tonnellate, 6%
- India : 118.100 tonnellate, 4%
- Colombia : 112.700 tonnellate, 4%
- Perù : 83.000 tonnellate, 3%
- Indonesia : 68.300 tonnellate, 2%
Circa un terzo di queste importazioni è stato effettuato dalla Germania (911.300 tonnellate importate, pari al 33% del totale delle importazioni extra-UE), seguita da Italia (624.600 tonnellate, 23%), Belgio (278.200 tonnellate, 10%), Spagna (249.500 tonnellate, 9%) e Francia (184.000 tonnellate, 7%).
Italia e Germania: i maggiori produttori di caffè
Nel 2023, nell’UE sono state prodotte oltre 2,3 milioni di tonnellate di caffè, decaffeinato o tostato (inclusi i succedanei del caffè). La quantità è aumentata del 15% rispetto al 2013 (1,9 milioni di tonnellate), equivalenti a circa 5 chilogrammi per abitante nel 2023. La produzione di caffè dell’UE valeva quasi 13 miliardi di euro.
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Tra i paesi UE dichiaranti, l’Italia ha prodotto più caffè tostato nel 2023 (556.500 tonnellate, ovvero il 25% della produzione totale dell’UE), seguita dalla Germania (507.700, 22%), che ha preceduto Francia (139.300, 6%), Paesi Bassi (124.600, 6%), Portogallo (49.400, 2%), Belgio (49.300, 2%) e Finlandia (42.400, 2%). Nel 2023, questi 7 paesi dell’UE hanno prodotto il 59% della produzione totale di caffè tostato dell’UE.
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