Evam Spa, nota società toscana produttrice delle acque minerali Fonteviva e Amorosa, ha rinnovato per 20 anni il contratto di partnership con la multinazionale tedesca Humana per la commercializzazione dell’acqua Amorosa.
Il rinnovo dell’accordo si è reso necessario a seguito delle modifiche societarie che hanno coinvolto l’azienda milanese Humana di proprietà del gruppo tedesco Dmk ma è stata anche l’occasione per rafforzare un legame ed una collaborazione costruita nel tempo. Il nuovo accordo conferma il rapporto di fornitura in esclusiva nei confronti di Humana della acqua Amorosa “prodotta” da Evam. «Un accordo – riferisce la direzione dell’azienda toscana– finalizzato, grazie ad un’ambiziosa pianificazione commerciale, da un lato a migliorare ancora la qualità del prodotto, dall’altro a favorire da parte della multinazionale la promozione e la valorizzazione dell’acqua apuana sul mercato domestico e anche all’estero».
Si conclude così nel migliore dei modi un percorso avviato da due anni, i cui effetti positivi conclude il direttore dell’azienda «si esplicheranno fin da subito, percorso che consentirà ad Evam di costruire valore nel tempo. Questo è un obiettivo fondamentale per un’azienda che garantisce importanti livelli occupazionali e la valorizzazione di un’eccellenza locale e con essa di tutto il territorio».L’accordo con Humana-Dsk ha un valore di circa 2,5 milioni di euro all’anno. Si tratta del 50% abbondante del fatturato di Evam, che imbottiglia le acque minerali delle sue sorgenti con il marchio Fonteviva e Amorosa.
L’acqua Amorosa Humana, venduta soltanto nelle farmacie, è un’acqua minerale minimamente mineralizzata, a bassissimo contenuto di sodio, magnesio e calcio che sgorga microbiologicamente pura dal cuore delle Alpi Apuane. Leggera, povera di sodio e con un bassissimo residuo fisso pari a 28 mg/l, e da un pH leggermente acido (5,6). Per queste sue caratteristiche, è considerata un’acqua “di pregio” ed è indicata per le mamme che allattano e i bambini durante lo svezzamento, oltre che per la preparazione degli alimenti dei neonati.La notizia dell’accordo fa il paio con i dati del bilancio approvato nella primavera scorsa che ha fatto segnare un netto miglioramento dei risultati. Il fatturato è stato di 4,891 milioni, in aumento del 7,2% sul 2013 con vendite che hanno superato i 17 milioni di pezzi. Il risultato operativo lordo è stato ampiamente positivo per circa 212 mila euro, con un piccolo utile ante imposte di 3 mila euro (+120 mila sul 2013).(c.f.)
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