Nei primi sei mesi del 2019, l’export italiano di vino e mosti ha chiuso i conti in maniera soddisfacente. In totale, il settore in volume ha superato i 10 milioni di ettolitri (+9%), mentre in valore ha oltrepassato la soglia dei 3 miliardi di euro, con una crescita del 3% rispetto al medesimo periodo del 2018. Nonostante il mercato si stia rapportando con la vendita, in particolare, dei prodotti dell’abbondante vendemmia 2018, tengono i prezzi medi di spumanti e vini fermi, mentre lo sfuso (sottoposto a forte concorrenza del prodotto spagnolo) registra pesanti flessioni dei listini, nell’ordine del 30%.
Al contrario dei vini fermi, il Prosecco e gli spumanti in generale negli Stati Uniti stanno andando a gonfie vele: l’export nei primi sei mesi del 2019 fa registrare +6% in volume e +5% in valore.
Oltre che negli USA, la situazione dei vini fermi confezionati non è positiva in Canada. Nonostante l’entrata in vigore degli accordi di libero scambio, infatti, l’export italiano ha registrato una flessione del 6%, a fronte delle crescite di Francia (+2%) e Spagna (+22%).