Federgrossisti-Confcommercio esprime forte preoccupazione per la nuova posizione del Consiglio Europeo assunta lunedì 18 dicembre scorso sul regolamento imballaggi, principalmente sul riuso e monouso, reintroducendo diversi divieti e restrizioni per varie tipologie di imballaggio, in netta contrapposizione con la precedente votazione del Parlamento Europeo, con la conseguenza di mettere in grave crisi la filiera distributiva dell’agroalimentare, in particolare per le PMI, ossatura dell’economia italiana.
La reintroduzione di divieti sul monouso e riuso non solo contrasta con le normativa di protezione e conservazione degli alimenti e di tutela della salute del consumatore finale (come in appresso specificato), ma sarà fonte di un maggior inquinamento ambientale dovuto al trasporto di ritorno degli imballaggi dopo il loro uso, al relativo lavaggio ed asciugatura, impiegando necessariamente più energia, più acqua e più risorse di quelle occorrenti per la loro produzione e utilizzo.
Nel testo licenziato dal Parlamento Europeo era scaturito un punto di equilibrio, ottimo compromesso, per il riciclo e per l’elenco degli imballaggi monouso vietati invece dalla Commissione.
Le imprese si sono sempre adeguate a quanto sancito dalle normative europee in tema di sicurezza, igiene e conseguente rintracciabilità dei prodotti alimentari, garantite esclusivamente da una adeguata confezione: regolamenti (UE) n. 148/2002; n. 852/2004; n. 853/2002; n. 1169/2011, oltre alle normative nazionali che hanno recepito precedenti direttive comunitarie: n.89/395/CEE; n. 2000/13/CEE; n. 90/496/CEE, solo per menzionare le più rilevanti.
Hanno impegnato inoltre ingenti risorse economiche in termini di investimenti in macchinari idonei, in materiali tecnologicamente avanzati, sostenibili e riciclabili e nella formazione del personale.
Nel settore saccarifero, ad esempio, i confezionatori di bustine di zucchero (che coprono la quasi totalità del consumo nazionale, (quello Ho.Re.Ca. e domestico), tutti sono già orientati all’utilizzo della sola carta con inchiostri vegetali, per l’etichettatura, idonei al contatto con gli alimenti, in sostituzione del PE.
Il ricorso a tale monouso, a suo tempo, ha consentito la eliminazione nei pubblici esercizi delle “zuccheriere” molto spesso fonte di contaminazione del prodotto.
Federgrossisti, per la prossima riunione del Trilogo e della successiva del Parlamento Europeo, auspica una nuova rivisitazione dell’intero provvedimento, con particolare attenzione al riuso e monouso, come sopra evidenziato, nel rispetto tra l’altro delle peculiarità di ciascun Stato membro.
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