Non importa in che modo, non importa in che campo. La qualità e la passione si riconoscono spesso anche a distanza, portando sullo stesso piano universi solo apparentemente diversissimi. Quando si è fuoriclasse, d’altronde, lo si è a trecentosessanta gradi, e il premio “Fuoriclasse” è dedicato da Castagner proprio alle personalità che si distinguono nel proprio ambito. Celebrazione e beneficenza fin dal 2006, quando il premio è stato inaugurato, passando per la collaborazione con la Fondazione Andrea Bocelli, fondata dal tenore toscano, “Fuoriclasse 2017”. Quest’anno il titolo è andato a Federica Pellegrini, regina incontrastata del nuoto italiano e mondiale.
“Un capolavoro di eleganza e potenza, un’ineccepibile e instancabile determinazione che l’hanno portata oggi ad essere un esempio per le generazioni di nuotatori di oggi”, questo l’incipit della motivazione con cui l’atleta veneta è stata insignita del premio durante la cerimonia tenuta tra le mura di casa, presso la Castagner Spa, sotto gli occhi della giuria presieduta da Giovanni Rana, fuoriclasse “ad honorem”. Un oro olimpico, cinque ori mondiali e sette europei, conditi da undici record mondiali tra vasca lunga e corta fatti registrare fin dal 2007: il curriculum di Federica è testimonianza di determinazione, famiglia e voglia di osare. Allo stesso tempo capisaldi e motto di Pellegrini e Roberto Castagner, accomunati dall’eccellenza e dalla passione per il proprio lavoro e la propria terra, che li ha portati a essere riconosciuti come modelli, esempi della cultura italiana nel mondo.
Tanti i nomi illustri presenti alla premiazioni, tra alfieri dell’italianità nel mondo come Anna Fendi e Red Canzian e rappresentanti di spicco del mondo politico e istituzionale come l’Assessore Regionale al Turismo Federico Caner, l’ex magistrato Carlo Nordio e il Prefetto di Treviso Maria Rosaria Laganà. Il maggior argomento di discussione è stato il connubio tra spirito di sacrificio e lungimiranza, ingredienti immancabili per il successo professionale, nello sport come nel beverage, fino alla cena placée curata da cinque chef portavoce di altrettanti ristoranti del territorio, considerati veri e propri gioielli: Alessandro Rorato de Le Marcandole con la sua proposta di aperitivi a base pesce per accompagnare gli innovativi aperitivi a base di CASTA; Celeste dell’omonimo Ristorante di Venegazzù che ha preparato un acclamato risotto di zucca con chiodini del Montello; il ristorante La Terrazza dell’Hotel Sole di Asolo con una testina di vitello accompagnata da fagioli di Lamon; Paolo Lai de Le Beccherie con il più celebre tiramisù. Ospite d’onore Emanuele Natalizzio del ristorante Il Patriarca, giunto appositamente da Bitonto per omaggiare gli ospiti con deliziose “orecchiette rivisitate”. Vini di Bruno Vespa, Bonotto delle Tezze, Tenimenti CIVA e Prosecco di Roberto Castagner. Per finire, l’irrinunciabile Fuoriclasse Leon affinata in barrique per lunghi 7 anni.
Irresistibile il richiamo dell’eccellenza veneta, di cui Roberto Castagner si è fatto portavoce per raccogliere altri esempi di spicco, tutti intervistati dal noto giornalista sportivo Stefano Arcobelli: Silvia Marangoni, pluricampionessa del mondo di pattini in linea, ora allenatrice della Nazionale Italiana; Piero Garbellotto, orgoglioso presidente dell’Imoco Volley e fiero del legame tra la sua squadra e il territorio e i genitori di Federica: Cinzia e Roberto Pellegrini. Come per la Leon Riserva, un vero Fuoriclasse “non è soltanto una selezione di alta gamma, ma è l’insieme di tanti dettagli”.