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Micaela Pallini, Presidente di Federvini, è intervenuta a Chicago durante la prima edizione del Vinitaly USA per presentare i dati più recenti sull’export dei vini italiani negli Stati Uniti, che rappresentano il principale mercato internazionale per il settore. L’evento si è tenuto nel Midwest, area strategica per le future opportunità commerciali, e ha offerto un’importante piattaforma per consolidare la presenza del vino italiano in questa regione.

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Nel suo discorso, la Presidente Pallini ha evidenziato come gli Stati Uniti rappresentino il 29% delle esportazioni globali di vino italiano. I dati dell’Osservatorio Federvini, elaborati in collaborazione con Nomisma, indicano che nel primo semestre del 2024 l’export ha raggiunto i 939 milioni di euro, segnando un incremento del 4,7% in valore e del 2,5% in volume rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo trend positivo conferma la crescente preferenza dei consumatori statunitensi per i vini italiani, con un aumento del 188% nelle vendite negli ultimi vent’anni. Pallini ha sottolineato che l’incremento sia in valore che in volume è un segnale importante di fiducia, soprattutto in un contesto economico complesso.

Nel dettaglio, i vini fermi italiani hanno registrato un fatturato di 668 milioni di euro nel primo semestre 2024, seguiti dai vini spumanti con 260 milioni di euro. Il Prosecco si conferma protagonista assoluto delle esportazioni italiane negli Stati Uniti, con un valore di 225 milioni di euro, in crescita del 5,7% rispetto al 2023. Ottimi risultati anche per i vini rossi toscani e piemontesi, così come per i bianchi siciliani, che continuano a riscuotere successo.

La settimana del Vinitaly USA ha seguito a breve distanza la New York Wine Experience di Wine Spectator, durante la quale sono stati annunciati i “Top 10 Wines of 2023”. Tre etichette italiane hanno ottenuto un posto in questa prestigiosa classifica: il Brunello di Montalcino 2018 di Argiano, il Taurasi Radici Riserva 2016 di Mastroberardino e il Chianti Classico Marchese Antinori Riserva 2020.

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Il Vicepresidente di Federvini, Piero Mastroberardino, ha sottolineato l’importanza della narrazione legata a ogni bottiglia di vino italiano: “Ogni bottiglia racconta una storia, quella delle nostre vigne e della nostra passione. È fondamentale che il mondo comprenda il valore e l’autenticità del vino italiano. La nostra missione è dimostrare che il patrimonio enologico italiano può competere con successo sulla scena internazionale”.

Anche Albiera Antinori, Presidente del Gruppo Vini di Federvini, ha ribadito l’importanza degli eventi internazionali: “L’eccellenza del vino italiano si esprime attraverso storia, territorio e cultura. In un mercato globale competitivo, occasioni come la New York Wine Experience e Vinitaly USA sono fondamentali per riaffermare il primato del made in Italy negli Stati Uniti, dove ci sono ancora margini per ulteriori successi”.

L’export italiano verso gli USA, trainato da marchi iconici e tipologie di vino sempre più apprezzate, si conferma un settore in forte crescita e di importanza strategica per l’intera industria vitivinicola nazionale.

 

Fonte: www.federvini.it/

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