Alla vigilia dei 120 anni di storia Ferrari Trento ha presentato il suo primo Report di Sostenibilità, assecondando la naturale vocazione alla sostenibilità, da sempre parte del DNA di Ferrari Trento, con un approccio rigoroso e sistematico, che permette di definire e misurare politiche e performance, sociali e ambientali. Sostenibilità intesa come rapporto stretto e indissolubile con il proprio territorio, grazie ai valori che sono alla base della visione imprenditoriale della famiglia Lunelli, condivisi con tutti i collaboratori, una crescita creando anche benessere, sicurezza e bellezza per chi vi lavora e per la comunità circostante, per un impegno sia coerente, chiaro e dimostrabile.
A livello di Gruppo Lunelli è stato istituito un Comitato di Sostenibilità con il compito di proporre ai Consigli di Amministrazione di tutte le società, a partire da Ferrari, l’adozione di strategie e obiettivi di lungo periodo che puntino a coniugare la sostenibilità economica con quella sociale ed ambientale. Il primo Report di Sostenibilità di Ferrari Trento, redatto secondo precisi standard internazionali (GRI) e con il supporto di Collectibus, società di consulenza specializzata, ripercorre quanto realizzato nel corso del 2020, definisce la visione di sostenibilità dell’azienda e formalizza alcuni impegni futuri.
Rimane centrale nella responsabilità sociale di Ferrari Trento il legame con il territorio. Un asset da tutelare, con la scelta di certificare biologici e Biodiversity Friend tutti i vigneti di proprietà e all’impegno nel diffondere sul territorio la cultura della sostenibilità, ma anche da valorizzare, conservandone il patrimonio artistico e permettendone l’apertura al pubblico, come per esempio Villa Margon, sede di rappresentanza del Gruppo, oltre che da promuovere, tramite la propria proposta enoturistica e la propria comunicazione. Un circolo virtuoso per cui il Trentino e il Trentodoc sono protagonisti nella comunicazione aziendale, e si sottolinea l’unicità della viticoltura di montagna di cui Ferrari è orgogliosamente espressione.
Un impegno costante, quello di Ferrari Trento coniugando aspetti ambientali e sociali. Sul fronte agricolo si è andati oltre la conversione biologica nei propri vigneti, redigendo il protocollo “Il Vigneto Ferrari – per una viticoltura di montagna sostenibile e salubre”, certificato CSQA. Un progetto rivolto agli oltre 600 viticoltori che conferiscono l’uva a Ferrari, cui viene fornita un’adeguata formazione, sia teorica che sul campo, il protocollo si concentra sulla naturale fertilità del suolo, con il duplice obiettivo della salvaguardia dell’ambiente e della salute di chi lavora nel vigneto.
Altro aspetto centrale la sicurezza delle persone nel corso del 2020 a causa della pandemia da Covid-19. Tutela del lavoro, offrendo al 92% dei collaboratori contratti a tempo indeterminato e varie forme di supporto, con una forte attenzione alla sicurezza e alla salute, centrando l’ambizioso obiettivo di “zero contagi sul posto di lavoro”. In anno difficile come il 2020, Ferrari Trento ha ampliato il proprio organico di 13 persone, incrementato il piano di welfare aziendale e integrato il reddito di chi è stato costretto a ricorrere alla cassa integrazione. Sono state attivate misure di supporto alla filiera e raddoppiato le proprie erogazioni liberali, che hanno raggiunto oltre 450.000 euro, pari allo 0,7% del fatturato, per supportare la comunità in una fase particolarmente critica.
Emerge chiaramente dal Report di Sostenibilità 2020 come la fedeltà a una visione imprenditoriale vicina al territorio e attenta alle persone abbia permesso a Ferrari Trento di reagire con ottimi risultati alla crisi, rimanendo coerente alla propria strategia di lungo termine, ossia di creare bollicine Trentodoc di eccellenza, espressione di una viticoltura sostenibile di montagna e ambasciatrici dell’arte di vivere italiana nel mondo.
+info: www.ferraritrento.com