Le imprese di ristorazione aderenti a Fipe-Confcommercio hanno espresso forti preoccupazioni per la situazione economica dopo una Pasqua deludente. Ad alimentare il malessere è il conclamato stato di crisi economica che non ha risparmiato alcuno, dalle aziende di medie dimensioni che operano nella ristorazione moderna alle aziende piccolissime a carattere familiare se non addirittura individuale. Secondo i dati del Centro studi Fipe, la differenza degli ultimi tre anni fra il numero delle imprese aperte e di quelle cessate dà un risultato negativo pari a 25mila unità; vale a dire che il 10% circa dell’intero settore dei pubblici esercizi ha chiuso definitivamente i battenti. Nella sola Sicilia nel settore dei pubblici esercizi circa seimila persone hanno perso il posto di lavoro.
Ad appesantire la situazione è anche la concorrenza sleale rappresentata da una somministrazione parallela che non deve sottostare alle osservanze a cui sono tenuti, invece, i pubblici esercizi. Il settore, vale la pena di ricordare, è formato da 290mila imprese che operano in un contesto, quello del turismo, che conta una forza lavoro di circa un milione di addetti e che nel 2011 è stato in grado di generare un valore aggiunto pari a 41 miliardi di euro.
INFOFLASH/FIPE
La Fipe, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, è l’associazione leader nel settore della ristorazione e dell’intrattenimento, nel quale operano più di 300 mila imprese tra bar, ristoranti, discoteche, stabilimenti balneari e mense. Conta 960 mila addetti ed un valore aggiunto di 41 miliardi di euro (dati 2011). Il Presidente è Lino Enrico Stoppani. Aderisce, a livello nazionale, CONFCOMMERCIO – Imprese per l’Italia, principale organizzazione del settore terziario e ne rappresenta insieme ad altre associazioni il settore turismo (Confturismo). A livello internazionale aderisce a Hotrel (European Trade association of hotel, restaurants and cafes). +info: www.fipe.it/fipe/chi-siamo.html