Ogni giorno venti milioni di italiani entrano nei 130mila bar caffè presenti nelle metropoli come nel più sperduto borgo di campagna. Il caffè (in tutte le sue varianti) si conferma assoluto protagonista con 5,7 miliardi di fatturato e ben 6 miliardi di tazzine consumate (prezzo medio al pubblico 0,9 euro a tazzina) , per le quali i baristi acquistano 47mila tonnellate di materia prima, per un valore di 800 milioni di euro.
Baristi, torrefattori e consumatori si sono dati appuntamento a TriestEspresso Expo per dibattere sul valore della tazzina di caffè al bar e la Fipe ha presentato dati inequivocabili. “Il prezzo della tazzina – sottolinea Lino Stoppani presidente della Fipe, la maggiore associazione di pubblici esercizi – è inferiore ad un euro. Un dato che spiega come il caffè espresso in Italia vada difeso perché punto di forza del bar con i suoi 390 mila occupati; prova ne è che le imprese hanno espresso la necessità di assumere 7.000 baristi e tuttora cercano adeguate competenze”. L’indagine Fipe ha posto in evidenza come siano almeno 500 le richieste di personale capace di fare e presentare un ottimo espresso. “Per comprendere cosa muove la tazzina di caffè – nota Antonio Paoletti, presidente della Camera di Commercio di Trieste – basta fare un giro nei padiglioni di questa fiera. Il caffè muove migliaia di persone, interessi, risorse umane, design…”.
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