Florence goes to Milan. Cosa succede quando unisci i due volti per eccellenza della miscelazione fiorentina al cocktail bar più esclusivo di Milano? Il risultato è una doppia guest coi fiocchi dietro al bancone del 35° bar al mondo secondo 50 Best Bars: 1930.
Sarà l’atmosfera un po’ vintage, sarà il bancone in legno, sarà l’arredamento d’antan o sarà ancora quell’aria di esclusività tipica dei (veri) Speakeasy. Il 1930 Cocktail Bar di Flavio Angiolillo, Marco Russo e Fabio Benjamin Cavagna è un secret bar che non intende scendere a compromessi, rifuggendo la massa per concedersi a pochi eletti. Non erano certo pochi, però, i fortunati avventori che domenica 7 maggio hanno potuto degustare i drink di Martina Bonci, Bar Manager di Gucci Giardino 25, e di Edoardo Sandri, Head Bartender dell’Atrium Bar del Four Seasons Hotel di Firenze. Quattro drink a testa, creati su misura proprio per l’evento organizzato durante Mixology Experience, per trasmettere anche al pubblico milanese l’essenza rispettivamente della principale new entry del bar toscano/italiano e di una certezza ormai da anni quale il bar del FS.
Ci ha pensato Matteo Piga, Floor Manager di Giardino 25, a raccontare agli ospiti il lavoro e la filosofia di ambedue le strutture, sottolineando al contempo quanto la Florence Cocktail Week di Paola Mencarelli abbia consentito a tutto il settore una crescita di sistema e non solo individuale negli ultimi otto anni. Tutto questo in compagnia, ovviamente, del “padrone di casa” Fabio Benjamin Cavagna, anfitrione d’altri tempi in grado di coordinare con personalità, ma anche stile ed eleganza la magica orchestra del 1930 Cocktail Bar.
A scandire la serata sono stati dunque i quattro signature di Martina Bonci “Contessa” (Gin Tanqueray ten, Fusetti, Belsazar rosso infuso all’ananas e fat washing all’olio al basilico), “1953” (Tequila Casamigos infusa allo zenzero, liquore al fico d’india, liquore all’olio, melograno, limone, garnish di orsetti gommosi), “Bamboo” (Rum Zacapa 23, Amaro Farmily, liquore banana, bitter cioccolato, bitter angostura, moscovado, garnish di banana essiccata) e “Gardenia” (Gin Tanqueray ten, liquore al fico, menta, limone, bitter alla pesca, yogurt al lampone) e gli altrettanti signature di Edoardo Sandri “Il Volterrano” (Ketel One, Savoia Aperitivo, Verjus, Smoky water, Strawberry gum, Vanilla Brew Foam con una crusta di cioccolato bianco), “The Humanist” (Tanqueray Ten, Acqua Bianca Salvatore Calabrese, Seaweed Water), “Sbracioni” (Casamigos Mezcal, Bitter Fusetti e Vermut Rosso con legno di cedro) e “Hastur 2.3” (Zacapa 23, Cordial Kumquat and Black Cardamom e Amaro Farmily).
Otto proposte che, insieme alla cocktail list della casa, hanno contribuito a rendere ancor più suggestivo e affascinante il porto sicuro offerto dal 1930 agli amanti della miscelazione e delle lunghe notti, fra introspezione e condivisione. Esattamente il concept con cui è stato creato Mixology Experience, uno spazio di incontro e di scambio per tutta la Bar Industry internazionale, dove aziende, brand, professionisti e consumatori consapevoli si ritrovano per celebrare insieme il mondo dell’ospitalità.