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A Milano è nata una nuova enoteca naturale. Flor.born to be wine, realtà interessante che siamo andati a visitare a un mese circa dall’apertura. Siamo in via Vigevano 6, a due passi da Navigli e in mezzo a un distretto ideale del vino naturale milanese tra Vinoir ed Enoteca Naturale. “Il nostro obiettivo è quello di conquistare uno spazio tra gli appassionati di vino naturale, siamo a metà strada tra due amici e grandi professionisti del vino naturale come Vinoir ed Enotca Naturale- spiega Giuseppe Rizzo, uno dei titolari- La crescita del vin naturale in una piazza come Milano è ancora esponenziale, vogliamo fare un progetto duraturo per consolidarci sulla piazza”.

Nessuna inaugurazione ufficiale, ma alzata la serranda hanno iniziato a proporre la loro selezione di etichette naturali. 180 cantine, sono partiti subito forte con tanta Italia, ma anche Slovenia, Francia, Austria e Repubblica Ceca. “Abbiamo iniziato con un’offerta importante, grazie anche alla rete di network che in questi anni ci siamo costruiti possiamo contare su un vasto assortimento da tutta Italia e non solo. La nostra è una politica di non applicare troppi ricarichi, il vino può essere consumato qui al calice o consumando la bottiglia, oppure da asporto”. I vini in mescita variano di settimana in settimana, prezzi interessanti al calice e una politica onesta di ricarico di 7 € per il consumo in loco delle bottiglie. Due sale, la prima con il bancone a vista, una lavagna e l’esposizione delle etichette nello scaffale. L’altra sala invece c’è un tavolone social, dove ci si può sedere anche insieme ad altre persone per la condivisione del vino, destinata anche a cene e incontri con il produttore. “Stiamo ideando un format, quattro chiacchere con il produttore, per stare insieme e assaggiare i loro vini lontano da tecnicismi che hanno un po’ stufato. Ci interessa capire la filosofia produttiva che sta dietro un prodotto, le loro storie e le loro passioni. Tra i primi a venire a trovarci il vignaioli piemontese Daniele Ricci con i suoi Timorasso”.

Oltre alla proposta di vini naturale anche cibo ricercato e di qualità, una proposta super selezionata tra salumi, formaggi e altre chicche tutte da assaggiare. Da prosciutti di Parma dal cuore di Langhirano, a una selezione di formaggi e alici liguri tanto per fare qualche citazione. “Mi piacerebbe poter fare una proposta non solo di vino ma anche di cibo di qualità- chiosa Giuseppe Rizzo- proposte super selezionate per deliziare il palato e l’appetito dei nostri ospiti. Questo deve essere un luogo vivo, una bottega dove trovare vino e anche altre specialità, vogliamo diventare un luogo frequentato anche dalla gente di quartiere, una specie di bottega di una volta”. Un progetto nato per crescere Flor.born to be wine, il nome richiama la fioretta del vino, flor per dirla alla francese, mentre l’altro socio ha fatto il resto, con un tocco di inglese per un profilo internazionale. Due giovani che sono impegnati anche in prima linea come produttori nella zona dell’Oltrepò Pavese, con VNA a Torrazza Coste, azienda di famiglia ereditata dall’altro socio Federico Fiori, anche se le due realtà sono separate. Tra la fine del 2019 e inizio 2020 prevista un’altra apertura di una Flor. boutique a Milano in via Giovenale, nel futuro non è esclusa una presenza anche in altre piazze in Italia come Verona e Firenze.

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