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Sono 34 i marchi collettivi in Lombardia (Igp e Dop), secondo un’elaborazione della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi sugli elenchi del ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali.

 

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La Lombardia è tra le prime regioni in Italia con il 9% del totale nazionale, preceduta di poco da Emilia Romagna (11%) e Veneto (9,8%) e schiera tesori agroalimentari come il salame di Cremona e quello della Brianza, la pera e il melone di Mantova, la bresaola, le mele e i pizzoccheri della Valtellina, i formaggi della Valbrembana, il miele e l’asparago di Varese, l’olio del Garda. Prima per la tutela degli agroalimentari tipici Brescia (14,2%), poi Bergamo (12,6%) e Cremona (11%), Milano e Pavia (entrambe con il 10,2%), Mantova (9,4%), Como e Varese (entrambe con l’8,7%), Sondrio (7,1%), Lecco e Lodi (entrambe con il 3,9%), Monza (0,8%). Nella classifica per regione su 294 marchi collettivi (Igp, Dop e Stg), prevalgono l’Emilia Romagna (11%), il Veneto (9,8%), la Lombardia e (9,2%), la Toscana (8,4%), la Sicilia (8,2%).

“L’identificazione di un prodotto e del suo legame con il territorio dal quale proviene è uno dei principali criteri di scelta del consumatore che chiede di essere informato e vuole trasparenza e qualità, per questo i marchi Dop e Igp rappresentano una indicazione importante sia per i produttori che per le famiglie. Potremmo dire che si tratta di uno strumento di democrazia alimentare” spiega Giovanni Benedetti, direttore di Coldiretti Lombardia e componente della giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza e Lodi.

 

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Crescono i marchi italiani depositati dalle imprese a tutela della produzione agroalimentare tipica dei territori tra i primi sei mesi del 2016 e del 2017, secondo una elaborazione della camera di commercio su dati Uibm (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi). Considerando che un marchio può essere presente in più classi, +12,6% in un anno, da 9.921 a 11.167. La maggior parte riguarda prodotti di pasticceria e pane, farine, caffè e tè (28,7%), poi ci sono carni, frutta, verdura, latte (25%), vini e bevande alcoliche (24,5%), acque minerali e altre bevande (11,4%).

Agricoltura, stabile il settore in Lombardia al terzo trimestre 2017 rispetto all’anno precedente, secondo l’elaborazione Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi e di Coldiretti Lombardia sui dati del registro imprese. Conta 46.376 imprese rispetto alle 47.026 dell’anno precedente (-1%). Sono stabili gli ortaggi con 2 mila imprese, + 1% in un anno, i  semi oleosi (243 imprese, +11%), gli alberi da frutta (400 imprese, +18%), l’apicoltura (1.264 imprese, +3%), le attività di supporto alla coltivazione (858 imprese, +3%), le attività di supporto all’allevamento (146 imprese, +9%), la coltivazione di mele e frutta a nocciolo (237 imprese, +9%). Mantengono le posizioni Milano e Lecco, entrambe stabili. Sul totale del settore pesano le donne, 10 mila su 46 mila imprese. A quota 3 mila i giovani imprenditori e 642 gli stranieri.

 

+INFO: Efanews

 

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