Dalla prossima estate, il mercato delle acque minerali avrà una nuova protagonista: la “Fonti di Ovaro spa”, neonata società che si occuperà di imbottigliare in caratteristici “boccioni” l’acqua che sgorga dalla sorgente di Liariis, frazione del comune carnico ai piedi del monte Zoncolan.
Il punto di forza della nuova compagine sociale (composta per il 40\% dal Cafc, il Consorzio Acquedotti del Friuli Centrale) si basa, appunto, sulla scelta di singolari contenitori per l’imbottigliamento dell’acqua; la loro capacità, dai 3 ai 18 litri, rende il prodotto ideale per la famiglia, ma anche per scuole, uffici e aziende. Una vera e propria “acqua sociale”, dunque, come lo stesso presidente della “Fonti di Ovaro spa”, Alessandro Colautti (che già presiede il Cafc spa) e gli altri soci (la finanziaria Fortras, la “Goccia di Carnia” e Lorella Cuberli, socio fondatore) l’hanno definita nel corso della presentazione; un’acqua la cui purezza e salubrità saranno garantite dalla convenzione con l’ateneo udinese, che si occuperà costantemente dell’analisi qualitativa.
Lo stabilimento, che sarà completato entro la primavera del 2007, sorgerà in un contesto ambientale di valore e dalla forte valenza turistica; secondo le stime previsionali, saranno prodotti in loco tra i 12 e i 18 milioni di litri d’acqua all’anno.
«È un’importante occasione per Ovaro e per la Carnia – ha affermato il sindaco Lino Not – questo progetto (a circa 3 milioni e mezzo di euro ammonta il totale degli investimenti pubblici e privati) apporterà delle ricadute importanti in termini occupazionali e dell’indotto».
Fonte:
www.gazzettino.quinordest.it
www.cafcud.com
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