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Formind: nel 2023 frenano i consumi fisici delle bevande horeca, ma il mercato cresce a valore


A cura di Antonio Faralla, presidente di Formind

Il 2023 per il mercato fuori casa si chiude in linea con l’assumption presentata ad ottobre 2022 dalla nostra società. Il canale fuori casa registra un dato di chiusura a +0,8% a volumi e + 13,1% a valore nei confronti del 2022 e -1,6% a volumi e + 23,8% a valore nei confronti del 2019. Un anno quindi che segna un riallineamento verso lo storico del canale, ma che tuttavia non riesce a recuperare in pieno i volumi 2019.

Il 2023 è stato il primo anno, dopo la pandemia, di apertura continuativa, un anno molto particolare interessato da un importante recupero dei volumi nel periodo gennaio aprile, nei confronti del 2022, per effetto della maggiore apertura del canale e quindi di un perimetro sostanzialmente differente. Contraddistinto da un meteo particolarmente sfavorevole nel periodo da aprile sino alla metà di giugno che ha di fatto ritardato la partenza della stagione estiva. Luglio è stato l’unico mese dell’anno significativamente positivo anche nel confronto con il 2019.



Da qui in avanti, complice l’aumento dei prezzi al consumo e il ridotto potere di acquisto del consumatore, il 2023 è stato caratterizzato da un rallentamento della domanda al consumo che si è protratta sino a dicembre e sta caratterizzando anche l’inizio del 2024. Sul territorio, gli andamenti sono stati sensibilmente diversi a seconda delle aree, con un sud che performa meglio a volumi, seguito dal centro e dal nord est, in coda il nord ovest, ma con incrementi a valore maggiori nelle aree del nord. In calo rispetto al 2022 i volumi delle categorie: birra confezionata, succhi di frutta e vino, in positivo le altre categorie. Più performanti sono le categorie aperitivi litro, energy e spirits che chiudono positivamente anche nel confronto con i volumi 2019.

La canalizzazione vede il primato della pizzeria, segnale da attenzionare, in positivo sia rispetto al 2022 che al 2019, il bar notturno è positivo rispetto al 2022 mentre in negativo sono la ristorazione tradizionale e l’intrattenimento. Il bar diurno rispetto al 2019 soffre maggiormente, causa una pausa pranzo che sconta le minori presenze dovute ad uno smart working che ha sottratto un numero considerevole di consumatori. Importante per i consumi è stato il recupero del turismo straniero che incrementa di oltre il 20% le presenze su base annua nei confronti del 2022.

Il 2023 è stato, probabilmente, anche l’anno dell’evidenziazione chiara del cambiamento climatico, con un anticiclone africano che ha sostituito in pieno l’anticiclone delle Azzorre, che normalmente staziona sull’Italia nel periodo estivo, facendo assumere al nostro territorio un clima maggiormente tipico dei paesi tropicali, con fenomeni estremi che stanno condizionando anche l’attuale stagione invernale. Dal periscopio del nostro Observatory Consumer, lo strumento che rileva il comportamento del consumatore, si evidenziano ancora in negativo gli atti di acquisto rispetto al 2019 ma in positivo rispetto al 2022. Uno scontrino medio canale in aumento di oltre il 16% con punte del 30% in momenti di consumo come la cena e significativi aumenti in tutti gli altri momenti.



In generale il secondo semestre 2023 ha evidenziato un cambio di passo nell’atteggiamento del consumatore. Di fatto il consumatore che già da settembre 2022 aveva virato verso un comportamento di rimodulazione dei consumi, senza tuttavia perdere in frequenza di acquisto e numero di consumatori attivi sul canale, da agosto 2023 vira ulteriormente verso una modalità di maggiore consapevolezza, assumendo un atteggiamento decisamente consapevole, ridefinendo le priorità e riallineando la spesa. Questa nuova modalità assunta di fatto sta generando una frequentazione prudenziale sul canale, che oltre a tramutarsi in minori atti di acquisto ha portato nel secondo semestre ad una erosione dei consumatori.

La valutazione del 2023 risulta quindi complessa e articolata, certamente l’anno ha espresso in pieno la nuova realtà del canale, un’evidenza che mostra come il mercato del fuori casa sia da un lato una realtà vivace e uno dei mercati maggiormente reattivi e consolidati, da un altro vi è una conferma della complessità e variabilità con cui gli operatori ed il sistema nel suo insieme dovranno confrontarsi nel prossimo periodo.

 

+ info: www.formind.it

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