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Più forte del proprio nome: Corona è la birra di maggior valore nel mondo


Neanche l’infelice associazione con uno dei più grandi sconquassi della storia recente, ha fermato il trionfo di Corona: il brand messicano è stato infatti certificato come il marchio di birra di maggior valore, secondo le stime di Brand Finance, il punto di riferimento nelle quotazioni commerciali delle aziende di tutto il mondo.

Un calo in termini numerici c’è stato, ma per nulla sufficiente a scalfire la leadership di Corona, che si conferma in cima alla lista delle birre più apprezzate. La belga Michelob è quella con il più alto tasso di aumento in valore nell’anno (+39%), seguita dall’australiana XXXX (+37%) e dalla spagnola Estrella Damm (+31%). Buone notizie per loro, a fronte di un generale (e inevitabile) ridimensionamento del valore totale del settore (-16%), fortemente impattato dalla pandemia e dalla conseguente chiusura dei punti vendita principali, ovvero bar e ristoranti. Non a caso, i brand più conosciuti e già stabilmente affermati sono quelli che hanno più serenamente navigato nella tempesta.

Corona ha quindi mantenuto lo scettro, nonostante lo scivolone del -28% complessivo, che ha portato il valore del brand a 5.8 miliardi di dollari. Già forte del primo posto tra i prodotti importati più venduti negli Stati Uniti, e distribuita in oltre 120 paesi del mondo, è recentemente arrivata anche ai gradini alti del podio in nel Regno Unito, storicamente uno dei mercati più diffidenti quando si tratta di birra, della quale conserva lunghissima tradizione. All’inizio della pandemia, le principali comunicazioni dell’azienda lamentavano perdite importanti a causa dell’associazione tra l’etichetta e il dilagante Coronavirus, per quanto numeri alla mano non ci siano state conferme di sorta. A prescindere da quanto le perdite registrate siano da ascrivere al nome del marchio, Corona rimane un brand potente e apprezzato.

“Durante lo scorso anno”, spiega Brand Finance, “Corona ha dovuto combattere con la diffidenza dei consumatori, specialmente quelli degli Stati Uniti, frenati dall’assonanza tra nome del marchio e Coronavirus. Ciononostante, Corona ha dimostrato resilienza e prospettiva, rimanendo al vertice della categoria e annunciando investimenti per la ripresa del settore dell’ospitalità”. Nella top 10 dei marchi di birra di maggior valore, l’unico a non aver registrato un calo è stato il giapponese Asahi. Brand Finance ha inoltre prodotto una valutazione dinamica della forza di ciascun brand, basandola su investimenti, solidità dei proprietari e performance delle attività. Il titolo di birra più forte sul mercato è andato a Victoria, altro prodotto messicano facente parte del portfolio di Ab InBev, che ha subito un calo del 13% e oggi vale quattro miliardi di dollari”.

fonte: beveragedaily.com

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