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La bionda più amati dagli italiani, birra Peroni da sempre porta avanti e alimenta il suo legame con i suoi tantissimi ammiratori. Una grande storia di birra nostrana, un simbolo del Beer in Italy, che partendo dal nostro paese è arrivato in tutto il mondo. Ecco perché guidare le strategie di marketing di un’azienda come Peroni non è cosa semplice e scontata, ma rappresenta un grande motivo di orgoglio e di responsabilità, come racconta Francesca Bandelli a Beverfood in rosa.
Una donna protagonista nel marketing a 360°, l’ingresso nella grande famiglia Peroni avviene dopo un’esperienza ventennale all’interno di aziende multinazionali come Benckiser, Kellogg e Puratos UK, una carriera con crescente in ruoli di responsabilità a livello in campo nazionale ed europeo.
Da agosto 2018 è Francesca Bandelli è entrata a far parte del Top Management Team di Birra Peroni come Marketing & Innovation Director, alla guida di tutte le attività di marketing relative al piano strategico e posizionamento dei brand, la strategia di media e comunicazione, la ricerca e lo sviluppo del prodotto, seguendo Peroni e tutti i brand iconici del gruppo.
– Quando ti sei avvicinata al mondo della birra?
Ho sempre avuto un interesse per il comparto food&beverage, sia per la mia passione per la cucina, sia per le innovazioni correlate, i diversi trend e i bisogni dei consumatori. Penso che il settore birrario raccolga tutti questi aspetti ed è in continuo fermento, in più lavorare per Birra Peroni mi riempie di orgoglio per tutto quello che rappresenta. Una grande storia e azienda italiana, con una forte presenza internazionale, fortemente legata alla filiera produttiva. Proprio grazie alla sua lunga tradizione, il suo spirito pionieristico, la qualità dei suoi prodotti, all’utilizzo di materie prime italiane d’eccellenza – come il malto 100% italiano e il mais nostrano – Birra Peroni è diventata un’icona del Made in Italy nel mondo. Poter guidare le strategie di marketing dei brand dell’Azienda è un motivo di orgoglio.
– Com’è cambiata la figura della donna nella birra?
Sicuramente l’industrializzazione ha tracciato una linea netta tra ciò che era prima e quello che sarebbe stato dopo: prima le donne erano parte dello scenario brassicolo e produttivo, dopo gli uomini hanno preso in mano in modo quasi totale la produzione della birra. Con il tempo le cose sono cambiate, l’interesse delle donne verso la birra è stato sempre crescente e oggi le imprese femminili rappresentano il 10.8% del comparto birrario secondo i dati ufficiali di Unioncamere, la birra è sempre molto amata dall’universo femminile. Come hanno evidenziato i risultati dell’ultima indagine Assobirra, le beer lover italiane hanno le idee molto chiare, soprattutto quando si parla di preferenze in fatto di cibo e bevande: il 58% delle italiane beve la birra perché ne apprezza il gusto, il 48% perché è facile da abbinare con i cibi, e infine il 37% perché crea condivisione.
– Il ruolo della donna nel futuro nella birra?
Sono convinta che il ruolo della donna nel settore continuerà a crescere, così come sono in crescita i consumi di birra tra le donne. Insieme ai nuovi trend si svilupperanno nuovi gusti, nuove esperienze di consumo e di condivisione della birra e nuovi abbinamenti al cibo. Il tutto permetterà un’ulteriore crescita della community di beer lovers al femminile e sono certa che anche nel mondo del lavoro assisteremo ad una crescita della presenza femminile nel comparto della birra.
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