Nel mondo digitale di oggi, la presentazione del cibo ha assunto una rilevanza che va ben oltre il gusto. I social media, in particolare piattaforme come Instagram e TikTok, hanno trasformato la cucina e la gastronomia in forme d’arte visiva. Le immagini di piatti ben curati e scenografici non sono solo un piacere per gli occhi, ma diventano anche un potente strumento di marketing e condivisione. Gli utenti sono sempre più attratti da immagini che riescono a comunicare non solo bontà, ma anche bellezza ed eleganza. In questo contesto, l’estetica del cibo diventa fondamentale per catturare l’attenzione e suscitare emozioni positive in chi osserva. Ecco alcuni esempi di situazioni in cui la bellezza e la qualità del piatto diventano una cosa sola.
I “like” al cibo
Un piatto che appare visivamente appetitoso può generare migliaia di “like” e commenti, rendendo i contenuti legati al cibo tra i più condivisi online. Non è più sufficiente che un piatto sia gustoso: deve essere anche fotogenico. Questo spiega perché chef, food blogger e influencer investono così tanto tempo nel curare la presentazione dei piatti, sperimentando combinazioni di colori, texture e forme che siano in grado di catturare l’occhio e suscitare l’interesse degli utenti. Per svolgere questa operazione al meglio è importante scegliere gli ingredienti che riescono a coniugare sapore e bellezza.
Tra i più utilizzati ci sono sicuramente i frutti di bosco, le fragole, ma non mancano alternative più originali come i ravanelli, gli alchechengi, lo zafferano, le erbe aromatiche e il cavolo viola. Come si legge anche sulla pagina dedicata agli alchechengi dei Fratelli Orsero, questi frutti infatti, grazie al loro aspetto decorativo e ai loro colori spesso sgargianti, aggiungono un tocco esotico e qualitativo a qualsiasi tipo di piatto, in modo particolare ai dessert. È proprio mediante questi apparentemente piccoli dettagli che spesso le portate vengono apprezzate molto di più dai clienti che, al giorno d’oggi, si divertono anche a fotografarle e a postarle sui propri social.
L’effetto dei colori nel piatto
I colori sono una delle prime cose che catturano l’attenzione quando si osserva una foto di cibo. Un piatto colorato, con contrasti ben definiti, è spesso più attraente di uno monotono. La scelta degli ingredienti deve essere fatta in modo strategico per creare un equilibrio cromatico che renda il piatto interessante. Le verdure e la frutta sono particolarmente efficaci in questo contesto. Peperoni, carote e barbabietole offrono una vasta gamma di tonalità vivaci che possono dare vita anche al piatto più semplice.
L’uso sapiente del colore non solo attrae visivamente, ma può anche evocare sensazioni. I toni caldi, come il rosso e l’arancione, trasmettono energia e vitalità, mentre i toni freddi, come il verde e il blu, comunicano freschezza e tranquillità. Per un risultato ancora più accattivante, è possibile integrare elementi decorativi come fiori edibili o frutti decorativi che non solo aggiungono bellezza ma arricchiscono il piatto anche dal punto di vista dei sapori.
La presentazione minimalista
La semplicità è diventata una tendenza importante nella presentazione del cibo. Piatti con pochi elementi ben bilanciati, disposti con precisione e cura, possono essere altrettanto attraenti quanto quelli più elaborati. Il minimalismo permette di dare risalto a ogni singolo ingrediente, puntando su qualità e dettaglio, ma seguendo sempre le poche e semplici regole dell’impiattamento. Un singolo fiore o un frutto può essere sufficiente per creare un piatto elegante, dove la semplicità diventa il punto di forza.
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Texture e forme in primo piano
Anche le texture giocano un ruolo fondamentale nel rendere un piatto fotogenico. L’alternanza di superfici lisce, croccanti o vellutate aggiunge profondità e interesse visivo. La rugosità di una foglia, la morbidezza di una mousse o la brillantezza di una glassa al cioccolato sono dettagli che, se catturati bene in foto, rendono un’immagine irresistibile. La giusta combinazione di forme e texture crea un effetto dinamico che attira lo sguardo e invita a interagire con l’immagine.
