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“Uno degli aspetti più interessanti che emerge dalla nostra ricerca è soprattutto lo sguardo sui giovani, i quali molto spesso vengono ignorati e non presi in considerazione. In realtà, però, sono proprio loro il target sul quale al giorno d’oggi dobbiamo focalizzarci. Sono proprio loro che da tempo credono a questi valori, che hanno lottato, che hanno fatto parte delle comunità attiviste: sono il flusso di Greta Thunberg.
Ciò che emerge dalla Ricerca, però, è che allo stesso modo sono sempre loro che ci stanno smettendo di credere. E questa forse è una delle cose più tristi.
Per una risoluzione completa della problematica relativa alla sostenibilità, infatti, le aziende invece di parlare solo al consumatore senior dovrebbero iniziare a parlare ai giovani, perché proprio a loro lasceremo il mondo”.

Alessandra Dragotto, Head of Research di SWG S.p.A.

“Le aziende dovrebbero parlare anche ai giovani”. È questo uno degli obiettivi, sottolineati dalla Dragotto, che emerge dalla presentazione tenutasi durante la giornata di ieri (7 Novembre 2024) presso l’Hotel VIU di Milano, riservata ai giornalisti ed esperti del settore, del 1° Osservatorio Partecipativo Nespresso su economia circolare, impatto su comunità locali e territorio. Ed è proprio dai giovani, infatti, che Nespresso vuole partire. È proprio ai giovani che vuole dare voce.

Non è una novità che Nespresso rinnovi costantemente il proprio impegno verso la sostenibilità, l’economia circolare e temi affini. Un esempio tangibile di questo impegno è la Certificazione B-Corp, ottenuta nel 2022, che attesta come l’azienda utilizzi il proprio modello di business per promuovere un’economia più inclusiva e sostenibile. Non per niente, è proprio dal programma Nespresso per l’Italia e dall’esperienza nelle pratiche di riciclo e circolarità che nasce il 1° Osservatorio Partecipativo di Nespresso, con l’obiettivo di raccogliere e mettere a fattor comune la partecipazione e i bisogni degli italiani sul proprio territorio, portarne alla luce gli impatti sociali e intercettarne le prospettive future.

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Il 1° Osservatorio Partecipativo di Nespresso: un’indagine in collaborazione con SWG

Questo Osservatorio rappresenta un nuovo capitolo per Nespresso in Italia. L’Italia è il paese in cui il caffè ha una storia radicata a tal punto da aver ispirato perfino l’inventore di Nespresso circa cinquant’anni fa. Ma non solo: l’Italia è un paese appassionato e in generale abbastanza attento a tematiche relative alla sostenibilità.
Per Nespresso si tratta di qualcosa che fa parte del suo stesso DNA. Come azienda, infatti, abbiamo una responsabilità, un ruolo fondamentale per guidare questo cambiamento.
Uno dei nostri obiettivi è proprio quello di raggiungere l’impatto zero entro il 2050, ma internamente abbiamo l’ambizione di azzerarlo entro il 2035″, risponde così Thomas Reuter, BEO di Nespresso Italia al quesito postogli da Francesco Vecchi, Giornalista e Conduttore Televisivo di Mattino 5, il quale ha guidato la presentazione dell’ambizioso progetto di Nespresso.

Ma quali sono i risultati della Ricerca?

L’analisi dei dati ha rivelato che quasi 9 italiani su 10 riconoscono l’importanza della sostenibilità, ma solo il 47% ne comprende appieno il significato. Questo gap tra consapevolezza e comprensione rappresenta una delle sfide principali che le aziende devono affrontare nel momento in cui si impegnano a implementare politiche sostenibili. Inoltre, la maggioranza degli intervistati (61%) esprime un crescente pessimismo riguardo alla possibilità di vincere la battaglia contro il cambiamento climatico, suggerendo che l’approccio tradizionale non è sufficiente per stimolare il cambiamento necessario.

Il focus dell’Osservatorio è chiaro: partecipazione. L’intento è ascoltare le opinioni, i bisogni e le aspettative degli italiani per tracciare una rotta condivisa verso un futuro più sostenibile. Come sottolineato da Francesco Vecchi, infatti, il termine “partecipativo” non è solo un’aggiunta formale, ma il cuore pulsante di un’iniziativa che mira a coinvolgere direttamente le comunità locali, dando loro voce nelle scelte che riguardano il nostro futuro collettivo.

Un ulteriore caratteristica fondamentale della ricerca è che quest’ultima non si limita ad investigare unicamente il tema ambientale, ma parla di comunità, parla di territori, al fine di penetrare emotivamente nella realtà del nostro paese.
La maggior parte dei consumatori hanno la piena consapevolezza che la sostenibilità può e deve guidare le decisioni d’acquisto. Circa 8 consumatori su 10 si definiscono, infatti, attenti al tema della sostenibilità nelle loro scelte d’acquisto.

La “Chiamata alla Resposabilità” dei diversi settori

Il concetto di base è “Ci si aspetta molto da tutti”, come evidenziato anche da Silvia Totaro, Head of Sustainability and HSE di Nespresso. Quest’ultima, di fatto, fin dall’inizio ha sottolineato: “Abbiamo ascoltato le opinioni delle persone in modo attivo, proprio per riuscire a creare insieme delle ulteriori strategie poiché la sostenibilità è anche questo, vale a dire lavorare insieme per raggiungere i risultati”.

Tra i settori chiamati a fare di più, spicca l’industria agroalimentare, e in particolare il settore del caffè.
Come anticipato precedentemente, infatti, Nespresso, leader nel settore, ha scelto di affrontare questa sfida con il progetto “Nespresso per l’Italia”, che già da anni porta avanti iniziative di economia circolare, come il recupero e il riutilizzo delle capsule usate attraverso il programma “Da Chicco a Chicco”, che ha permesso di raccogliere oltre 11.000 tonnellate di capsule e restituire valore al territorio con la donazione di più di 6 milioni di piatti di riso al Banco Alimentare.

Come risulta dai dati, l’industria del caffè riveste un ruolo di rilievo per quasi il 60%. Secondo il 68% degli italiani, le scelte quotidiane individuali hanno un impatto significativo, anche se i giovani della Gen Z risultano meno ottimisti rispetto alla media. Inoltre, sette italiani su dieci sono pronti a modificare le proprie abitudini per ridurre il proprio impatto ambientale.
Per quanto riguarda le pratiche di economia circolare, inoltre, un italiano su tre ritiene che quelle basate sulla reciprocità – dove le aziende investono in iniziative sociali e ambientali anche grazie al comportamento responsabile dei consumatori – siano fondamentali per responsabilizzare le persone e promuovere una cultura collettiva della sostenibilità.

Voce ai consumatori: la crescente domanda di trasparenza ed il pessimismo della GenZ

Gli italiani sono stanchi di parole vuote: vogliono vedere i risultati tangibili, e sono pronti a premiare le aziende che dimostrano impegno reale. È un segnale chiaro: il mercato sta cambiando e le imprese devono adattarsi.

Nel contesto dell’economia circolare, il programma “Le Città che Respirano” si distingue come un esempio virtuoso di intervento a livello locale. In sette regioni italiane, Nespresso ha riqualificato oltre 70.000 mq di territorio, contribuendo alla protezione del suolo e migliorando la qualità della vita delle comunità. Questo progetto, che ha un doppio impatto (ambientale e sociale), sta generando risultati concreti, dando nuovo respiro a zone che necessitano di interventi di recupero.

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Da non sottovalutare, però, è il forte pessimismo che emerge da parte delle nuove generazioni. La Generazione Z, che fino a poco tempo fa ha rappresentato il cuore pulsante dei movimenti ecologisti globali, sta iniziando a perdere la fiducia nel cambiamento. Non per niente, sebbene molti giovani siano ancora fortemente impegnati su tematiche come il cambiamento climatico, vi è un crescente disincanto verso le istituzioni e le aziende, accusate di non fare abbastanza.

Questo pessimismo è un campanello d’allarme per le aziende che vogliono davvero fare la differenza: “La sostenibilità è anche educazione”. Per questa ragione, oltre a intraprendere azioni concrete, Nespresso sta investendo in progetti educativi che coinvolgano i giovani e li sensibilizzino a comportamenti più etici e sostenibili.

Conclude, infine, Federica Gasbarro, Biologa ed esperta di sostenibilità e gestione dell’energia: “A mio avviso c’è solo una risposta che è tanto semplice quanto complessa ed è ‘conoscenza’. La conoscenza ci rende liberi ogni giorno. Perché se conosciamo abbiamo il privilegio di scegliere”.

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Con la presentazione del Primo Osservatorio Partecipativo, Nespresso non solo ascolta, ma risponde attivamente alle esigenze della società, diventando così un esempio di come un’impresa può contribuire, con azioni tangibili e concrete, alla costruzione di un futuro più giusto e più green per tutti.

+ INFO: www.nespresso.com

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