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Si è da poche ore conclusa la presentazione della nuova guida Gambero Rosso dedicata ai Bar. Anche quest’anno l’incontro romano è stato la giusta occasione per premiare davanti ad una platea d’eccellenza le realtà che hanno saputo distinguersi quotidianamente per lo straordinario lavoro fatto davanti e dietro il bancone.
Durante la kermesse, sul palco del St. Regis, la parola che ha fatto da filo conduttore è stata senza dubbio “futuro”. Già, perché il futuro del bar Italiano ha radici solide nella propria storia, e non teme le sfide del domani grazie a un percorso che ha nella multifunzionalità la propria parola chiave.
Dalla colazione ai light lunch, dagli aperitivi alla pasticceria, sempre di più il bar è effettivamente il polo intorno a cui ruota la quotidianità di noi tutti, ed è questa flessibilità il suo punto di forza indiscusso.
Tanto futuro certo, ma anche tanto presente. Ci sono realtà che hanno iniziato il loro percorso alcuni anni fa, ed arrivano ora a vedere riconosciuti i risultati del proprio lavoro. È il caso di La Menagere a Firenze, un locale difficilmente incasellabile in una categoria classica: Bar, ristorante, shop, meta turistica per gli appassionati di design…La Menagere è tutto questo e molto di più.
Quest’anno è proprio il bellissimo Cocktail Bar fiorentino a portarsi a casa il premio speciale “Aperitivo dell’anno” dedicato al rituale italiano del bere miscelato. Una gran soddisfazione, che non è certo frutto del caso.
Dietro il bancone infatti, da anni lavora Luca Manni, un esteta assoluto che sa rendere ogni cocktail bello quanto buono. Il suo più grande merito però non è (almeno, non solo) quello di saper miscelare come pochi in Italia, ma soprattutto di saper far crescere sotto la sua ala una generazione di giovani bartender di livello, e costruire intorno a lui una brigata di bar efficiente e capace di far sentire a proprio agio il fiorentino tanto quanto il turista.
“Il duro lavoro e tutti i sacrifici che facciamo ogni giorno porta anche a queste soddisfazioni” racconta Luca a Beverfood “per noi questa è una passione più che una professione, e la più grande soddisfazione è il riscontro positivo del cliente nel quotidiano. Certo però che non si può negare che questi riconoscimenti pubblici così prestigiosi facciano piacere!”
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