Una regione, due macro territori (almeno). L’Emilia con le dinamiche del Lambrusco e il suo successo senza precedenti; la Romagna e le evoluzioni dei suoi Sangiovese. Anticipazione ufficiale per i Tre Bicchieri emilianoromagnoli.
Emilia Romagna: specializzazione territoriale, quantità e qualità in netta crescita. Con grande merito delle cantine cooperative. Vale per l’Emilia, con il Lambrusco, e vale anche per la Romagna dove la produzione più importante resta quella di Sangiovese. Ma se anni fa le migliori espressioni di questo vitigno erano tutte tra le Riserva oggi tra i premiati anche diversi Superiore.
Successo senza precedenti per il Lambrusco che ora deve crescere, accettare oneri e onori dell’annata indicata in etichetta – ancora troppi non la riportano – osare su macerazioni più lunghe, e lavorare sull’opportunità della rifermentazione in bottiglia senza sboccatura, metodo qui più convincente del metodo classico.
Se Modena e Reggio sono le provincie del Lambrusco, Parma si può affermare come territorio di Barbera frizzante, mentre i Colli Bolognesi oggi sono un grande laboratorio sul pignoletto.
I TRE BICCHIERI 2014
Albana di Romagna Passito Regina di Cuori Ris. ’10 Gallegati
Lambrusco di Sorbara del Fondatore ’12 Chiarli 1860
Lambrusco di Sorbara Rimosso ’12 Cantina della Volta
Lambrusco di Sorbara V. del Cristo ’12 Cavicchioli U. & Figli
Reggiano Lambrusco Concerto ’12 Ermete Medici & Figli
Sangiovese di Romagna I Probi di Papiano Ris.’10 Villa Papiano
Sangiovese di Romagna Longiano Primo Segno ’11 Villa Venti
Sangiovese di Romagna Sup. Limbecca ’11 Paolo Francesconi
Sangiovese di Romagna Sup. NatoRe Ris. ’10 Maria Galassi
Sangiovese di Romagna Sup. Ora ’12 San Patrignano
Sangiovese di Romagna Sup. V. del Generale Ris. ’10 Casetto dei Mandorli