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Il Lazio quest’anno, anche senza brillare in modo particolare, allinea una serie di novità interessanti e stimolanti in prospettiva, che vanno dalle azienda premiate a un più ampio ragionamento su zone e vitigni. Un nome nuovo infatti si aggiunge alla lista dei pochi ad aver ottenuto i Tre Bicchieri in regione. È quello della Casale Marchese, che con il Clemens ’09, blend di malvasia e chardonnay realizzato nella zona dei Castelli Romani, ottiene il nostro premio, a riprova delle possibilità di questo territorio. Discorso più complesso evidentemente per quanto riguarda denominazioni, zone e vitigni, a partire da un Frascati che continua a ridisegnare le sue caratteristiche produttive alla ricerca di un maggiore potenziale qualitativo, potenziale che però deve essere sfruttato con maggiore decisione dalle aziende della denominazione.

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Il fenomeno più coinvolgente sembra essere quello della rinascita dell’aleatico nel Viterbese, con una serie di aziende sempre più attente a produrre vini di qualità partendo da questo vitigno, sia nella classica versione dolce o liquorosa, che secca o addirittura vinificandolo in bianco. Ci piacerebbe vedere la stessa voglia di crescere anche con il grechetto, che a nostro parere resta il vitigno dalle maggiori potenzialità della Valle Teverina. Non va sottovalutata poi la nuova dimensione che sta acquisendo il cesanese, sia nella zona del Piglio che, e questa è una vera novità, in quella di Olevano Romano, con una serie di produttori alla ricerca della soluzione in grado di dare allo stesso tempo ricchezza, profondità ed equilibrio a questo vitigno così difficile e affascinante. Per quanto riguarda la provincia di Latina invece, a parte una zona di Cori di cui continuiamo ad aspettare il definitivo salto di qualità, ci sembra che ci sia una crescita più tranquilla e costante, ma non per questo di minore rilievo, intesa a sfruttare al meglio quello che suolo e vitigni possono offrire. A proposito dei Tre Bicchieri, quest’anno il Lazio ne ottiene 4. Accanto al già citato Clemens ’09 di Casale Marchese troviamo solo delle conferme: oltre a Poggio Le Volpi, che ribadisce il successo dell’anno scorso con il Frascati Superiore Epos ’10, arriva l’ennesimo premio a un vino di Sergio Mottura, ottenuto questa volta dal Grechetto Poggio della Costa ’10 dopo un serrato ballottaggio con l’altro grande vino aziendale, il Grechetto Latour a Civitella ’09, e ritroviamo l’eterno Montiano della Falesco, un Merlot che anche nella versione ’09 dimostra di avere una marcia in più rispetto al resto della produzione rossista della regione. A chiudere, una bella soddisfazione per tutta la regione. Quest’anno il premio per la viticoltura sostenibile va a Sergio Mottura, da sempre produttore biologico e che proprio per questo ha scelto l’istrice come simbolo della sua azienda.

I TRE BICCHIERI® DEL LAZIO
Frascati Sup. Epos 2010 – Poggio Le Volpi
Clemens 2009 – Casale Marchese
Montiano 2009 – Falesco
Grechetto Poggio della Costa 2010 – Sergio Mottura

+info: www.gamberorosso.it

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