Nell’ultimo trimestre 2017 in Italia il fatturato del largo consumo è cresciuto del 3,1%, derivante da un aumento dei volumi dell’1,7% vs medesimo periodo dell’anno precedente, e da un incremento dell’1,3% dei prezzi. L’Italia si posiziona così al quarto posto nel ranking delle maggiori economie europee.
“La performance del mercato del largo consumo – ha dichiarato Giovanni Fantasia, amministratore delegato di Nielsen Italia – si può considerare buona se raffrontata ai dati 2016, grazie a fenomeni stagionali come l’estate eccezionalmente calda e secca e l’“upgrade” del carrello della spesa medio. Tra i prodotti, – ha sottolineato Fantasia – il food è il driver principale. Millennial e famiglie ad alto reddito muovono il trend dei consumi dei prodotti salutistici e di quelli ad alto contenuto di servizio (e.g. cibi pronti). In risposta a questi bisogni emergenti, retailer e produttori stanno rinnovando gli assortimenti, favorendo la crescita”.
Da un punto di vista generale l’Italia sta vivendo un periodo positivo, come registrano i dati Bankitalia, che prevede una crescita del PIL del +1,4%. Il debito pubblico si è stabilizzato e la crescita del reddito disponibile delle famiglie, seppure modesta, incoraggia le aspettative di aumento di consumi e investimenti. Nel terzo trimestre si è registrato un eccezionale incremento dell’indice di fiducia dei consumatori, pari a un incremento di ben 7 punti rispetto al trimestre precedente. Quello dell’Italia è stato il migliore risultato tra i Paesi dell’UE, con uno slancio che si è mantenuto anche nel quarto trimestre, con l’indice giunto a quota 68 punti.
L’ammontare della spesa nel largo consumo europeo cresce del +4,4% nell’ultimo trimestre 2017 in paragone al medesimo periodo dell’anno precedente – l’incremento più alto dal 2012, secondo i dati di Nielsen relativi alle performance del retail.
L’ottimo risultato è da attribuirsi a una crescita in volumi pari all’1,8% e dei prezzi del 2,6% rispetto a un anno fa. L’aumento dei prezi è dipeso dalla combinazione di andamento
inflattivo e dalla scelta da parte dei clienti di acquistare prodotti più costosi.
“Dopo alcuni anni difficili – ha dichiarato Romolo de Camillis, Retailer Services Director di Nielsen Italia – l’andamento dei consumi in Europa si è vivacizzato nel corso del 2017, grazie al clima di fiducia che si sta ricreando e al miglioramento complessivo dei trend macroeconomici. Uno dei fattori che caratterizzano questo momento in Italia e nei principali mercati europei è la performance positiva delle marche del distributore e dei piccoli brand locali, che hanno intercettato più velocemente le nuove preferenze dei consumatori verso i prodotti premium, specialità regionali e biologici, free-from e in generale per prodotti salutistici”.
In generale sul continente, la Turchia fa registrare la crescita più alta anno su anno a valore (+16,8%), seguita da Ungheria (+8,2%) e Slovacchia (+7,5%). Al contrario Svizzera (+1,6%), Finlandia (+1,7%) e Belgio (+1,8%) sono invece le Nazioni con crescita più contenuta.
In Spagna si è osservato il più alto tasso di crescita dei fatturati della GDO (+5,3%) tra i big
five (Spagna, Regno Unito, Germania, Italia e Francia). La Francia ha invece fatto registrare la performance più modesta, seppur positiva.
Note:
Unit Value Change = variazione del prezzo pagato da un consumatore per un prodotto (unit), conseguente all’inflazione dei prezzi, e/o alla sostituzione da parte del consumatore di un prodotto con un altro di prezzo differente
Nominal Value Growth (variazione degli incassi) = variazione del valore unitario + variazione del volume
Informazioni su Nielsen
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