D’accordo pizza, pasta e mandolino ma a guardare i numeri si potrebbe obiettare che forse il prodotto nazionale è un fresco gelato dai mille gusti e colori. Una recente indagine CNA, Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, parla di un mercato di 2 miliardi di euro che dà lavoro a 40 mila addetti.
Nel 2016, l’Italia per la prima volta è diventata il primo Paese produttore d’Europa, scavalcando la Germania. E nel 2017, anno record complice una stagione calda più secca e lunga della norma, si stima una produzione in crescita del 10/12% sul 2016 con oltre 660 milioni di litri, il 19% del totale europeo.
Un mercato europeo che secondo Unioncamere si ferma a nove miliardi con 150mila addetti. Il mercato italiano ha una produzione per un terzo industriale, per due terzi artigianale. Il giro d’affari del gelato artigianale “vale” quindi intorno al miliardo e mezzo con circa 30mila addetti. Quanto ai consumi, nel 2017 in Italia ogni adulto ha mangiato tra i 6,5 e i sette chilogrammi di gelato. Un dato, però, influenzato dai forti consumi di turisti stranieri.
Eppure sul fronte dell’export l’Italia arretra. Secondo Eurostat, nel 2016 le esportazioni italiane del settore si sono fermate a 223 milioni, quasi la stessa cifra del 2010, segnando un calo di valore superiore al 16%. La mappa delle gelaterie nel Belpaese la delinea la Camera di commercio di Milano, elaborando i dati del Registro delle imprese 2016, e vede Roma regina del gelato con 1400 attività e 4200 addetti. Nella classifica per attività seguono Napoli (933 gelaterie), Milano (783), Torino (732), Salerno (529), e poi Bari, Brescia, Palermo, Venezia e Catania. Nella graduatoria degli addetti invece dietro la capitale c’è Milano (2960 addetti), seguita da Napoli (2494), Firenze (2450), Torino (2443), Bari, Salerno, Venezia, Brescia e Palermo.
La potenza del gelato è riassunta dai numeri diramati da Coldiretti, secondo la quale tutto il comparto utilizza ogni anno 220mila tonnellate di latte, 64mila di zuccheri, 21mila di frutta fresca e 29mila di altre materie prime. Anche se i gusti classici sono i più richiesti, avanzano le nuove categorie: il Rapporto VeganOk rivela che l’offerta di gelati vegani quest’anno dovrebbe crescere del 28% sul 2017. E oltre la metà degli italiani si dichiara interessato a gelati privi di latte e derivati, gluten-free e ipocalorici.
Fonte: host.fieramilano.it/italia-tutti-pazzi-il-gelato