Un sistema integrato per promuovere il vino e l’agroalimentare nel mondo, supportare l’internazionalizzazione e la formazione delle imprese, sostenere iniziative socio economiche e culturali. Da oggi è operativo Genius Vini, il consorzio creato da VeronaFiere, da oltre quaranta anni organizzatore della rassegna (la più grande del mondo con 4.300 aziende da oltre 30 Paesi, che ogni anno viene “esportata” in Cina, India Russia, Stati Uniti d’America e Giappone), Unione Italiana Vini e Federvini, che insieme rappresentano più del 50% del fatturato del vino italiano.
“Proseguiamo – commenta Paolo De Castro, ministro per le Politiche Agricole – su una strada già tracciata e nella quale crediamo profondamente: fare sistema per vincere le sfide dei mercati. Il nostro vino sta dando al made in Italy grandissime soddisfazioni, ma siamo certi che, nel segno dell’unione tra i protagonisti del mondo agroalimentare, potremo raggiungere ulteriori e magnifici traguardi”.
“La creazione del consorzio con Federvini e Unione Italiana Vini va nella direzione di un potenziamento dell’intero settore. Si è voluto creare una cabina di regia per sfruttare al meglio tutte le opportunità per incrementare la leadership nel settore enologico e agroalimentare, strategica per l’intero made in Italy. Una iniziativa – sottolinea Luigi Castelletti, presidente di Veronafiere – che si inserisce perfettamente nella filosofia organizzativa da Vinitaly prosegue nella duplice attività di migliorare da un lato le infrastrutture e dall’altro i servizi per espositori e visitatori, come la continua attenzione verso i buyer esteri”. “E’ una grande operazione di sinergia per dare alla filiera mercato risposte sempre più concrete ed efficaci per conoscere e interpretare le tendenze e i trend nei paesi di trazionale consumo e su quelli emergenti sui quali fare promozione”, precisa Andrea Sartori, presidente dell’Unione Italiana Vini.
Il presidente di Federvini, Piero Mastroberardino, evidenzia come “tale alleanza rappresenta una sorta di “operazione verità” per il settore, tendente a porre all’attenzione di interlocutori privati e istituzionali la voce sinergica delle forze propulsive di un comparto economico di grande importanza per il Paese; comprendiamo che un simbolo culturale come il vino possa essere per tutti un veicolo interessante ed appetibile in chiave di comunicazione, ma non possiamo per questo collocare su un piano secondario i problemi di competitività del settore”.
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