Leggiamo che a Tokyo il ventunenne Ben Yu ha lanciato uno spray, a base di caffeina e di derivati della tirosina, che applicato alla pelle (con una ventina di trattamenti al giorno) dà la stessa carica energizzante del caffè. Non sappiamo se abbia aggiunto anche un po’ di metilfurano per dare un’idea dell’aroma, ma se anche fosse non troviamo che abbia fatto una genialata. Noi siamo ancora tra quelli che dal caffè vogliono una cosa innanzitutto: il piacere. E questo ha ben poco a che fare con la dose di caffeina, bensì dipende dal complesso aromatico capace di stimolare la nostra mente, tanto che alcuni ricercatori hanno addotto il suo potere di dare la sveglia proprio a quel migliaio di molecole olfattivamente attive che contiene.
Più la caffeina è bassa e più caffè possiamo consumare, quindi più è elevata la quantità di piacere che possiamo ottenere dal caffè nel corso della giornata. Per questo siamo fautori di una legge che ponga l’obbligo di indicare la percentuale di caffeina sulle confezioni, per sapere quanto ne possiamo bere senza incorrere nelle censure del medico, visto che a una certa età il problema della pressione minima alta incombe.
A cura di Luigi Odello (Presidente dell’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè)
Fonte: Coffee Taster www.assaggiatoricaffè.org