La ricerca dei distillati territoriali sta vedendo negli ultimi tempi una grande crescita. Un fenomeno emergente dove trova spazio anche Gin del Conero, proveniente dal’omonimo Monte Conero, unico promontorio nei 600 km di costa Adriatica nel cuore delle Marche, con un microclima dato dall’esposizione al mare che unito ad un terreno calcareo-argilloso caratterizzano le botaniche uniche utilizzate per la produzione di questo gin.
“Il nostro obiettivo era quello di geo-localizzare la massimo la bacca di ginepro del Conero raccolta in diverse fasi di maturazione ed appassimento. Proprio il processo di appassimento e l’utilizzo in macerazione alcolica del corbezzolo, caratterizzano il colore e il gusto di questo Gin, unico nel suo genere”. A parlare è Loris Spinsante, barman marchigiano da oltre dieci anni vista la sua passione per il buon bere e in particolare per i distillati e per il vino ha voluto fare un gin locale, esprimendo la nobiltà del mare e l’essenza delle terre marchigiane, la ricerca dell’ordine e il fascino del caos. La raccolta delle botaniche principali avviene due volte l’anno, la produzione in piccoli lotti di 600 bottiglie è dinamica, e a seconda dell’annata ogni volta unica nella sua variabilità. Un progetto nato nel 2019, registrato il 31 dicembre 2019, la produzione in distilleria presso Major nel febbraio per essere lanciato sul mercato ad aprile.
La stagione estiva è andata bene, le prime 600 bottiglie grazie a un buon lavoro con le distribuzioni locali e piccole enoteche regionali sono andate a ruba, tanto ha pesato anche l’entrata nella carta del ristorante tristellato di Mauro Uliassi di Senigallia, un prodotto che è piaciuto ad Alberto Compagnucci maestro sommelier Ais Marche, più recente invece l’endorsement del guru della mixology Flavio Angiolillo arrivata via social oltre alla menzione del Merano Wine Festival. “E’ un prodotto molto versatile che è piaciuto molto, ideale da bere liscio ma perfetto anche in miscelazione- spiega Loris Spinsante- ci siamo posizionati subito sulla fascia alta del mercato grazie anche a delle recensioni super in una nicchia degli amanti del gin dove si può trovare ancora spazio con un prodotto particolare, con delle limited edition che escono a un prezzo intorno ai 40 € per una bottiglia da 0,5 lt”.
Gradazione di 43°, le caratteristiche del Gin del Conero vedono un profilo olfattivo complesso e pulito, con un sentore mediterraneo, salmastro ed elegante. Note di tabacco, cioccolato vanigliato e agrumi canditi sono date dal ginepro rosso, a rimarcare le territorialità del Conero. In bocca nota balsamica seguita subito da quella piccante con tendenza agrumate. Gli agrumi, in particolar modo arancio e bergamotto, si miscelano alla perfezione con sentori sapidi e freschi, con un finale amaricante, tra eleganza e persistenza.
Nel prossimo futuro una novità con un London Dry Gin del Conero, arriverà la seconda ricetta al momento ignota. Stile distillazione dry di botaniche solo locali, cambierà la bottiglia e anche la produzione, Gin del Conero si appoggerà alla distilleria marchigiana Collesi per realizzare il prodotto, pronto per Natale con un packaging astucciato ideale anche per la regalistica.