Trend in crescita per il mercato del gin che nel 2022 ha registrato, a livello globale, un valore di 14 miliardi di dollari e che, secondo Market Data Forecast, è destinato a raggiungere i 19,17 miliardi nel 2028 con un aumento percentuale del 5,9%.
Il dato sulla bevanda alcolica ottenuta per distillazione di un fermentato ricavato solitamente da cereali o patate in cui viene messa a macerare una miscela di varie botaniche, è stato diffuso dalla Scottish Development International (agenzia del governo scozzese di promozione commerciale tra la Scozia e i mercati esteri) in occasione di due masterclass con degustazioni guidate nell’ambito di Roma Bar Show, in programma al Palazzo dei Congressi di Roma il 29 e 30 maggio, con l’obiettivo di diffondere e approfondire la “cultura radicata in Scozia nella produzione di gin e whisky”.
L’agenzia scozzese segnala che il gin, in particolare quello scozzese in Italia, sta acquistando sempre maggiore popolarità: nel 2022, i volumi delle importazioni di gin dal Regno Unito verso il Belpaese sono cresciuti del 62,9% rispetto all’anno precedente, per un valore stimato superiore a 112 milioni di euro, cifra raddoppiata rispetto al 2021 quando registrava poco più di 55 milioni di euro.
Performance positiva anche per il mercato del whisky con l’Unione europea che è il secondo mercato di riferimento per lo Scotch whisky: nel 2022 le esportazioni verso l’Ue si sono attestate a 1,6 miliardi di sterline, stando ai dati diffusi da Scotch Whisky Association. Con riferimento all’Italia, nello stesso, anno il valore delle importazioni dal Regno Unito è stato pari a 88 milioni di euro, con una crescita del 66,5% rispetto al 2021.
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