Bartender, Brand Ambassador, editore… Anche Gian Paolo Di Pierro, autentico jolly del mondo della miscelazione italiana e internazionale, è stato fra i protagonisti della Florence Cocktail Week 2021 di Paola Mencarelli con un doppio evento targato Gin Nordès.
Lunedì la masterclass pomeridiana “La famiglia Osborne presenta Gin Nordès: il vento della Galizia e i sapori del Mediterraneo” tra le mura del Rex, con successivo night shift serale; giovedì la guest night, stavolta al Viktoria Lounge Bar, “Nordès: dalla Galizia alla Toscana. I cocktail firmati Viktoria Lounge Bar”. Ed è proprio a margine di questa manifestazione fiorentina, giunta ormai alla sua sesta edizione, che per Beverfood.com abbiamo avuto il piacere di intervistarlo, esplorando il suo svariato percorso professionale e la sua recente collaborazione con la storica famiglia spagnola Osborne.
“Sono pugliese di nascita ma ho passato dieci anni intensi a Roma e adesso, da due, sono a Torino. Sono un grande appassionato di libri e di spirits e, dopo aver lavorato a lungo come bartender, ho deciso di intraprendere una carriera diversa, fondando una casa editrice specializzata nel settore, ‘Readrink’, e lavorando a sostegno delle grandi aziende”, esordisce Gian Paolo Di Pierro ai nostri microfoni.
Alla FCW 2021 sei stato protagonista con Gin Nordès: che bilancio fai, a livello personale, di questa manifestazione?
“Il bilancio è super positivo. Ho cominciato da pochissimo la mia nuova collaborazione con Osborne, quindi a lavorare anche con Nordès (prodotto del Gruppo Osborne, ndr), e siamo partiti proprio con la Florence Cocktail Week 2021. Firenze è una città molto importante e poter esser presenti con molte attività, una comunicazione dedicata e gli eventi annessi durante la Florence Cocktail Week ci ha offerto un palco davvero speciale”.
Come si è sviluppata la tua collaborazione con Osborne?
“Conosco Osborne da quasi sei anni, sono un appassionato di Sherry e la visita alla loro bodega a El Puerto di Santa Maria resterà sempre una delle esperienze più memorabili per un patito come me. Quando ho saputo della loro ricerca di collaboratori in Italia, pochi mesi fa, è stato come chiudere un cerchio e incontrare di nuovo una vecchia amicizia.
Ho trovato un’azienda molto matura, che nel 2022 festeggerà i suoi 250 anni di storia, con tanta energia, altrettante idee e voglia di osare, ma anche di ascoltare. Senza dimenticare che si tratta sempre di un’azienda familiare, alla settimana generazione, con fatturato globale da grande azienda. Un connubio raro, come saprete”.
Sarai di parte, ma perché scegliere i prodotti Osborne?
“Sembra quasi uno slogan, ma Osborne significa qualità. In Italia forse non hanno mai spinto sulla divulgazione della loro identità, ma in Spagna Osborne rappresenta un’istituzione secolare. Le sagome dei tori da loro ideati sono patrimonio culturale a livello nazionale, la qualità dei loro prodotti è rinomata ovunque e nel gruppo Osborne troviamo marchi storici di valore internazionale da tutti riconosciuti. Mi riferisco, in particolare, al Brandy Carlos I, allo Sherry Osborne, al Pata Negra 5J, alla Cachaça Santo Grau…”.
E ovviamente anche a Gin Nordés.
“Esatto. Gin Nordès oggi in Spagna è tra i Premium Gin più venduti, con oltre un milione di bottiglie l’anno, a cui fa seguito la risposta altrettanto positiva del mercato italiano. Ricordiamoci sempre che parliamo di un’azienda familiare, condotta in prima persona dalla famiglia Osborne, che non rinuncia mai alla qualità ed è alla costante ricerca di nuovi trend e opportunità. Quest’aspetto, come ho raccontato alla masterclass di lunedì, rende Gin Nordès e tutti gli altri prodotti della gamma ancora più unici e speciali”.