La parola “cocktail” evoca subito concetti quali relax, chiacchiere e libertà che accompagnano uno stuzzichino in compagnia. Prendere un aperitivo è ormai diventato un piacevole rito, una vera e propria liturgia che spopola nei locali e, sempre più spesso, tra le mura domestiche. Tra questi il Gin Tonic è ormai tra i più celebri e iconici.
Ed è a questo long drink che è dedicato il volume “Gin & Tonic: Storia e ricette di un cocktail perfetto” di Federico Illesi, laureato in ingegneria biomedica e a capo di un’azienda di servizi per il web, ma da sempre appassionato alla mixologia e dell’arte del buon bere, tanto da conseguire l’attestato di bartender rilasciato a A.I.B.E.S. (Associazione Italiana Barmen e Sostenitori), riconosciuta a livello mondiale dalla International Bartenders Association.
Il volume, edito da PensieriParole, affronta l’argomento a 360 gradi partendo prima di tutto dal raccontare la storia della scoperta dei suoi ingredienti principali, la bacca di ginepro e la tonica, il cui utilizzo, per quanto riguarda il ginepro, ha origini addirittura nell’antico Egitto. Anche se, come sottolinea l’autore, si deve guardare all’Italia, alla Scuola Medica Salernitana nell’XI secolo, per le sue prime sperimentazioni, in campo medico, prima ancora che a scopo ricreativo. Per scopi affini veniva usato anche il chinino, ingrediente base della tonica, diffuso dai Gesuiti in Europa come cura per la peste e la malaria.
Da qui si dipana il racconto di Illesi che, attraverso curiosità e aneddoti, propone al lettore l’avventura di questi ingredienti attraverso secoli di fortune alterne, passando dall’epidemia di fillossera alla disponibilità del ghiaccio secco fino all’invenzione dello shaker, il suo utilizzo nell’Italia futurista e alla “Tiki Era” americana degli Anni 30 fino alla sua grande diffusione a partire dagli Anni 2000. Interessante l’attualità del caso italiano che vanta oltre quattrocento etichette di gin “made in Italy” di cui la maggior parte sono tra le migliori presenti sul mercato mondiale, grazie anche al numero di varietà di potenziali ingredienti autoctoni con cui comporre nuove ricette.
Ai metodi di produzione del gin è dedicata la seconda parte del volume, che, oltre ad una classificazione di tipo più tecnico, contiene anche preziosi suggerimenti su come degustare in purezza il distillato, per coglierne tutte le diverse sfumature.
Si arriva quindi alla parte più pratica del volume ossia alla preparazione del perfetto “Gin Tonic”, che, partendo dalla selezione della materia prima – “ricordate che ogni gin ha la sua tonica”, ci tiene a ricordare l’autore –, guida il lettore alla scelta degli strumenti più adatti per l’esatta esecuzione della ricetta attraverso “I 10 comandamenti per un buon Gin Tonic”.
Non rimane dunque che mettersi alla prova. Il volume propone quindi alcune ricette alternative al Gin Tonic classico “per rivisitare il mito” e trenta ricette di cocktail a base di gin, dalle più note a quelle meno comuni, dal Negroni all’iconico Singapore Sling.
«Sono ricette frutto di anni di studio, sperimentazioni e tentativi, non sempre azzeccati, per regalare ai miei ospiti un’esperienza da ricordare» – racconta Federico Illesi, che svela anche l’ultimo segreto per il cocktail perfetto: «riuscire ad abbinare il giusto aroma alla giusta persona. Vedrete che tutte le volte che sarà ancora vostro ospite vi chiederà “Mi prepareresti lo stesso drink della scorsa volta?” Provare per credere!».
Il volume è acquistabile su Amazon Store e sul sito di PensieriParole. I ricavati della vendita sosterranno i progetti in Madagascar dell’Associazione PensieriParole ONLUS.
+Info: www.pensieriparole.it