Al Vinitaly , che si è appena concluso a Verona, ha raccolto notevole successo la riedizione dello Storico Vermouth di Torino che Giulio Cocchi, fondatore della omonima casa spumantistica, preparava partendo da una base al 100 per cento di Moscato d’Asti e la cui ricetta viene oggi riproposta come ricerca storica di un prodotto originale. Un vermouth ambrato all’antica, che emoziona, ricco di sensazioni: tra le erbe e le spezie aromatizzanti sono protagonisti agrumi e artemisia che, con la china, donano equilibrati toni amaranti in finale. Tra gli ingredienti minori figurano erbe e legni dai profumi unici come il sandalo, il muschio, la mirra, la noce moscata. Il gusto è ricco, con vibranti note di cacao e arancio amaro. Dall’infusione di legni nobili e balsamici arrivano in finale sentori lievemente canforati e note di rosmarino. Delizioso puro, con ghiaccio e scorza di limone, e indispensabile come base per la creazione dei più classici cocktail.
Gli amanti dell’aperitivo hanno potuto gustare anche l’Aperitivo Americano, formulato da Giulio Cocchi nell’Ottocento e prodotto ininterrottamente secondo un’antica ricetta già allora naturale, fatta di vino bianco con molte erbe, droghe, rare spezie e nessuna tintura né additivo artificiale. L’Americano, che viene bevuto da sempre nei bar Cocchi con seltz e scorza d’arancia, ormai ha conquistato mixologist e barman di New York e Londra dopo che diversi articoli di stampa, dal New York Times al Washington Post e al Wall Street Journal, lo hanno definito come l’ingrediente mancante nel celebre cocktail di James Bond, il Vesper Martini. In evidenza al Vinitaly anche il Barolo Chinato Cocchi, icona della categoria, vino speciale e di tendenza prodotto con Barolo DOCG aromatizzato con corteccia di china calissaja, radice di rabarbaro e di genziana. Già a fine ottocento, Barolo Chinato si diffuse molto in fretta grazie al gusto ben dosato di amaro-dolce e soprattutto grazie all’effetto trainante del nome Barolo, che lo collocava tra i prodotti nobili rispetto ai vari tipi di bevande alcoliche a base di china. In Italia, il Barolo Chinato fu aiutato dalla fama di vino medicinale che si era creato. Nella tradizione piemontese divenne l’antidoto principale a tanti piccoli malanni, soprattutto da raffreddamento. Ormai consolidato l’abbinamento del Barolo Chinato Cocchi con il cioccolato, anche il più ricco di cacao, per reggerne e completarne il gusto: questa caratteristica ha reso il Barolo Chinato Cocchi protagonista quest’anno di manifestazioni legate al mondo del cioccolato, come i recenti Cioccola-tò di Torino e Salon du Chocolat di Bologna.
+info: Marianna Natale Comunicazione e Marketing Giulio Cocchi Spumanti Telefono: 0141-907083
INFOFLASH/GIULIO COCCHI SPUMANTE
La Giulio Cocchi Spumanti,fu fondata dal liquorista Giulio Cocchi che a fine ottocento sad Asti avviò un’attività artigianale di liquorista e spumantista con una propria produzione di vini aromatizzati speciali dei quali due ricette in particolare, il Barolo Chinato e l’Aperitivo Americano, divennero subito famose. Dalla provincia piemontese, con oltre un secolo di storia, esperienza, qualità e tradizione alle spalle, i prodotti Giulio Cocchi sono diventati famosi in Italia e nel mondo. Dalla fine degli anni settanta la Cocchi è di proprietà della famiglia Bava, che ha modernizzato la produzione aziendale ed ha rilanciato e fatto del Barolo Chinato Cocchi un prodotto di culto in tutta Italia. L’azienda ha fortemente rilanciato la sua produzione qualificata di Spumanti col metodo classico tradizionale, Spumanti Charmat di vitigno e, naturalmente, l’Asti Docg. Cocchi è la piu’ piccola delle case storiche dello spumante piemontese e ha partecipato attivamente al progetto ed al lancio della nuova DOC Altalanga producendo su tutte le riserve previste dal disciplinare. L’Altalanga Totocorde Cocchi sta riscuotendo crescenti consensi, anche nella rara versione Oro da vendemmia tardiva. +info: www.cocchi.it