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Puntuale anche in questa primavera la frizzante Go Wine propone “I grandi terroir del Barolo”, un weekend dedicato al Re dei Vini. Per la 9° edizione e stata scelta la cornice del rinnovato e fascinoso Palazzo Martinengo di Monforte d’Alba, edificio risalente al XV secolo.
Una sola location in uno dei comuni di riferimento delle Langhe per presentare l’ultima annata di Barolo e non solo con oltre 16 cantine presenti e un programma di seminari condotti da uno dei palati più abili dello Stivale, Gianni Fabrizio Curatore della Guida I vini del Gambero Rosso.
Si parte da Verduno in direzione Barolo per chi si vuole approcciare al Re di Langa per spingersi la domenica fino a Serralunga, per andare oltre e scoprire il potente e silenzioso lavoro che i tannini del Nebbiolo svolgono e di come si racconta e si protrae nella shelf life dei vini.
Il programma non finiva qui perché il territorio si è sfidato con altre zone italiane in degustazioni “di confronto” con l’Amarone ed il Taurasi affiancata da una ricca selezione di una ventina di etichette proposte al banco di assaggio in cui il pubblico poteva viaggiare con il calice dal Piemonte al Veneto, all’Emilia alle Marche, dal Lazio alla Campania. Senza tralasciare Liguria, Lombardia, Toscana e Friuli Venezia Giulia.
Un format curato dal Presidente Massimo Corrado che lavora sempre con abilità captando le novità promuovendole con eventi e degustazioni precisi ed accoglienti. Per tutti.
Un’occasione quindi quella de “I grandi terroir del Barolo” per conoscere come l’incontro tra l’uva Nebbiolo ed il suolo si trasforma in vini di diversi stili, una palestra del gusto per imparare a distinguere i tannini territoriali: più serici e un tutt’uno col frutto nel Barolo Monvigliero 2013 DOCG Bel Colle, più freschi ed incisivi nel Barolo Bricco San Biagio 2013 San Biagio ma anche più profondi e di struttura nel Barolo Perno 2014 Giovanni Sordo e di potenza e finezza nel Barolo Lazzairasco 2014 Guido Porro.
Per informazioni sulle manifestazioni e corsi: gowinet.it
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