Con il nuovo anno la Bolivia produrrà la “Coca-Colla”, una nuova bibita gassata energizzante a base di foglie di coca che riprende il termine “collas”, soprannome delle popolazioni che vivono a ridosso delle Ande. Lo ha annunciato il governo boliviano di Evo Morales (vedi foto), ricordando che le foglie di coca vengono oggi utilizzate per numerosi prodotti legali. Il progetto rientra nella strategia governativa di incrementare i consumi di prodotti a base di foglie di coca nella prospettiva di aumentare le coltivazioni legali di piante di coca
Il presidente boliviano Evo Morales, che in passato è stato un coltivatore di coca ed è abituale masticatore di foglie di coca, come peraltro buona parte della popolazione, da anni si batte per la legalizzazione a livello internazionale della “pianta sacra” boliviana: quest’estate ha ufficialmente richiesto di cancellare dalla Convenzione Onu sulle droghe due commi che riguardano la masticazione della foglia di coca, ritenuta con orgoglio «una pratica ancestrale e millenaria dei popoli indigeni andini che non può né deve essere proibita». Morales ha annunciato pochi giorni fa una riforma legislativa che permetterà un aumento della produzione legale di coca sino a 20mila ettari (attualmente è limitata a 12mila), con l’obiettivo di includere gli agricoltori di coca del Chaparè, base sociale di Evo Morales, nell’area della coltivazione legale di coca.
+INFO: www.clarin.com/diario/2009/12/31/um/m-02111135.htm
www.fuoriluogo.it/blog/2010/01/02/coca-colla-coca/
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