Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella cookie/privacy policy. Se non sei d'accordo sei libero di lasciare Beverfood.com. Premi "ho compreso" per nascondere il messaggio.

Il codice tattile e gustativo del distillato delle vinacce


Riportiamo di seguito una nota esplicativa di “Grappanews” a cura di Luigi Odello sul codice sensoriale della grappa con specifico riferimento agli aspetti tattili e gustativi del distillato di vinacce.

 

 

Le percezioni tattili sono proprie del complesso sistema somestesico, così chiamato perché riguarda la sensibilità corporea e più precisamente la:

Gli stimoli vengono trasdotti da diversi tipi di sensori e, attraverso nervi a volte lunghissimi, giungono al cervello raggiungendo prima il talamo e poi la corteccia cerebrale in cui regioni corticali differenti elaborano contemporaneamente i diversi aspetti dell’esperienza per dare a essa un significato più completo possibile. La sensibilità tattile assume due connotazioni distinte: da una parte ha percezioni di tipo fisico (volume, viscosità, forma ecc.) e dall’altra di tipo chimico. Queste ultime a livello didattico si classificano in: astringente (caco immaturo), pungente (aceto), piccante (peperoncino), metallico (cucchiaio sulla lingua) e pseudocalorico (freddo come la menta, caldo come l’alcol).

Il gusto è l’organo di senso preposto alla definizione qualitativa di molecole disperse in un liquido in base al sapore e ha sede nel cavo orale.
La lingua è la sede principale delle papille gustative. Ogni papilla contiene uno o più bottoni gustativi (o gemme gustative) composte da cellule gustative che terminano con microvilli sensibili alle sostanze dotate di sapore. Quando una di queste sostanze raggiunge un microvillo si origina un segnale elettrico che attraverso il nervo gustativo raggiunge il cervello dove viene elaborato.

 

 

Il codice tattile e gustativo della grappa

Alcol (percezione pseudocalorica)

Se, tutto sommato, il gusto non è così importante per la generalità delle bevande, per la grappa lo è ancora meno. L’acquavite di vinaccia – come qualsiasi spirito che abbia una gradazione alcolica compresa tra 37,5 e 60°- in bocca si comporta come un elefante in un negozio di porcellane. L’alcol produce una sensazione dolorosa (qualcosa che somiglia a una frustata), tende a disidratare le mucose e a precipitare la mucina (una proteina a elevato effetto lubrificante presente nella saliva) rendendo la bocca secca, quasi desertica. In un sorso d’acquavite non v’è, nell’immediato, alcun piacere. Solo dopo lo choc iniziale cominciano a dilatarsi piacevoli sensazioni di calore e di eventuale morbidezza e quindi si possono avvertire i veri sapori (finora si è trattato solo di sensazioni tattili) che nella grappa, rispetto ad esempio al vino, sono ancora più poveri. In pratica sono infatti ridotti a due: il dolce e l’amaro essendo il salato praticamente assente e l’acido non percepito come tale ma mascherato nell’aggressività alcolica con la quale opera in sinergia.

Astringenza

È la tipica sensazione di perdita del potere lubrificante della saliva, asciuttezza delle fauci e raggrinzimento della mucosa orale. Nella grappa è prodotta dalla gradazione alcolica sinergizzata dal contenuto di acidi, da eventuale presenza di polifenoli estratti dal legno, dagli alcoli superiori e dai metalli pesanti.

Morbidezza

È un descrittore oggi molto in uso nella grappa per indicare acqueviti non aggressive, ma suadenti, carezzevoli, setose. La morbidezza decresce in presenza di concentrazioni alcoliche elevate, presenza di composti a carattere pungente e astringente.

Dolce

Il sapore dolce, per quanto riguarda la grappa, è dato dall’alcol e dagli zuccheri in essa contenuti.
Quanto all’alcol non ci sembra il caso di soffermarci sulla sua genesi (in quanto ne diamo per scontato la conoscenza) nè sulla sua soverchia presenza.
Gli zuccheri invece, non presenti nell’acquavite di vinaccia al termine della distillazione, entrano (anche se non obbligatoriamente) a far parte della composizione del distillato in momenti diversi:

 

 

Amaro

È la sensazione prodotta da particolari componenti presenti singolarmente o associati (con conseguente potenziamento del sapore amaro):
alcuni acidi quali il propionico e il butirrico e forse alcuni dei composti che questi possono formare unendosi agli alcoli (esteri);
molti polifenoli estratti dal legno durante l’invecchiamento o da certi vegetali durante l’aromatizzazione (ovviamente solo per le grappe che subiscono questi trattamenti);
numerosi componenti dei vegetali usati come aromatizzanti;
il rame, che può essere ceduto anche in quantità rilevanti dagli alambicchi;
il caramello usato per dare colore, specialmente se di cattiva qualità.

Equilibrio (tattile e gustativo)

Esprime la valutazione del livello di fusione su toni discreti di tutte le sensazioni avvertibili nella fase gustativa, comprese quelle tattili. In pratica risulta dal livello di piacevolezza generato dal rapporto con il quale le diverse entità del percepito stanno tra loro.

+Info:

Tu cosa ne pensi? Scrivi un commento (0)

Condividi:

Altri articoli della rubrica Grappa News

Grappa News: momenti di consumo e regole di servizio

19/07/2022 - Definire quando, con chi e come va bevuta la grappa rappresenta un’impresa piuttosto ardua per un solo motivo: un grappino si può bere sempre, con chiunque e senza una regola precisa sul “come”. È un assioma difficile da accettare perché può apparire...

Leggi l'articolo

La diversa natura delle aziende produttrici e distributrici di grappa

27/06/2022 - Tra le grandi valenze della grappa vi è sicuramente il fascino creato dalla vastità del suo mondo, dalla varietà dei panorami che offre e dalla scarsità dei mezzi conoscitivi disponibili. Infatti, pur essendo quello della distillazione della grappa u...

Leggi l'articolo

L’aromatizzazione e le grappe aromatizzate

24/05/2022 - La nascita della grappa-bevanda è stata preceduta, nei secoli bui, da quella della grappa-medicina. La distillazione era infatti finalizzata alla produzione di medicinali e gli alchimisti di allora, associando erbe all’alcol, miglioravano l’effetto t...

Leggi l'articolo

L’invecchiamento e le grappe invecchiate

10/05/2022 - L’invecchiamento della grappa non cominciò per necessità ma per moda. È un’affermazione che ha un contenuto polemico e, certamente, non dà una fotografia fedele della realtà. Ma c’è del vero. La grappa, quale acquavite ricavata dalla vinaccia e quind...

Leggi l'articolo

Il processo di distillazione della vinaccia

26/04/2022 - La distillazione, per la fisica, è quell'operazione che consente di separare due composti aventi volatilità diversa mediante la trasformazione dei medesimi in vapore e la successiva condensazione.   [beverbanners tipo=dbVino_oriz]  ...

Leggi l'articolo

L’uva e la vinaccia nella produzione della grappa

19/04/2022 - La grappa è prodotta mediante distillazione diretta delle bucce degli acini d’uva che, in quasi tutti i casi, rappresentano la sede privilegiata dalla vite per accumulare sostanze aromatiche. Va da sé che, se prendiamo una grappa che non abbia subito...

Leggi l'articolo

Un buon bicchiere per apprezzare la grappa

08/02/2022 - In ogni bicchiere per la valutazione sensoriale è possibile distinguere tre parti: la base o piede, lo stelo – che può essere più o meno lungo, ma che comunque deve consentire una buona impugnatura senza dover toccare il calice con le dita – e il cor...

Leggi l'articolo

Alla scoperta della grappa secondo la chimica della grappa

20/01/2022 - Per molta gente costituisce quasi sempre una notevole delusione pensare che la grappa sia fatta, approssimativamente e nella maggioranza dei casi, per il 40-60% da acqua e che l’alcol etilico sia presente grossomodo solo in proporzioni equivalenti. ...

Leggi l'articolo

Iscriviti alla Newsletter



VIDEO DA BEVERFOOD.COM CHANNEL

©1999-2024 Beverfood.com Edizioni Srl

Homepage
Informazioni Societarie/Contatti
Pubblicità sui mezzi Beverfood.com
Lavora Con Noi
Privacy